“Dopo il voto di oggi il fatto che il Tav si farà è un dato certo. Ora anche il Comune di Torino deve prenderne atto, rientrando nell’Osservatorio". Lo dice il capogruppo della Lega a Palazzo Civico, Fabrizio Ricca. "Su molte questioni complesse - spiega - la Appendino si è trincerata dietro al fatto che le decisioni definitive su diverse materie fossero responsabilità nazionale: bene, la decisione nazionale sull'alta velocità è stata presa e adesso il Sindaco di Torino, insieme alla sua maggioranza, deve prenderne atto e lavorare per il bene del nostro territorio. Rientrare dentro l’osservatorio sarebbe un primo passo in questa direzione”.
"Con oggi si è messa la parola fine a una pantomima che durava da troppo tempo ad opera di una minoranza organizzata alleata con frange estremiste e violente che da anni teneva in ostaggio una vallata e un Paese per i propri interessi elettorali", ha detto il capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte Paolo Ruzzola.
"Il voto di oggi in Senato decreta non soltanto una netta bocciatura della politica dei No del M5S, ma anche la spaccatura ufficiale del Governo. Il no di oggi al M5S è un sì per lo sviluppo del paese". Parola di Roberto Bagnasco, deputato di Forza Italia, che ha così commentato il no alla mozione del Movimento 5 Stelle contro la Tav.
"Dopo che si sono espresse la regione Piemonte e ora anche l’Italia - ha invece detto Augusta Montaruli di Fratelli d'Italia - i Cinque Stelle prendano atto che la Torino-Lione si farà e ora smorzino i toni in Val di Susa. Sappiamo che proprio in questi momenti i facinorosi approfittano per alimentare rabbia e scatenare violenza. Bisogna isolarli e per primi lo deve fare chi è contro la Tav rispettando e chiedendo rispetto per il voto espresso oggi da uno dei due rami del Parlamento".
Questa invece la dichiarazione di Silvia Fregolent, deputata PD: "Se fossimo stati degli ingenui ci saremmo aspettati che, con il Si alla Tav, il M5S avrebbe sfiduciato, come peraltro annunciato, il governo Conte in Parlamento e il sindaco Appendino a Torino. Purtroppo non sarà così perché gli interessi personali dei parlamentari e consiglieri comunali grillini prevalica il bene del paese".
"La Tav si farà, è fuor di dubbio - ha invece detto il senatore della Lega Cesare Pianasso – E’ finita la stagione dei no a tutto che hanno bloccato da tempo i cantieri per le grandi opere nel nostro Paese. Bisogna ammodernare le infrastrutture per restare al passo coi tempi ed essere competitivi: non possiamo certo pensare di esserlo con un collegamento ferroviario con Lione e Parigi basato su un tunnel dell’800".
Così il coordinatore di +Europa Torino, Igor Boni: "Con l’approvazione, fra le altre, della mozione Sì Tav presentata da Emma Bonino si chiude il cerchio rappresentato dall'impegno ventennale dei radicali piemontesi a favore dell'opera, iniziato quando Emma Bonino era ancora commissaria europea, proseguito con le inequivoche prese di posizione dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta e che ha avuto come sbocco naturale la presentazione alle recenti elezioni regionali della lista “+Europa Sì Tav".