Nuovo “look” per il Museo della radio e della televisione Rai di via Verdi, 16, a Torino. Il 4, 5 e 6 gennaio, dalle ore 11 alle 19, è in programma un’apertura straordinaria per l’inaugurazione dell’esposizione, con un allestimento rinnovato nei contenuti, nella scenografia ma anche arricchito dall’arrivo di nuovo spazio dal titolo emblematico “La tua esperienza al Museo”.
La mostra, infatti, consente ora un vero e proprio tour nel mondo delle comunicazioni radiotelevisive, tra passato e futuro, raccontando, ad esempio, il passaggio dalla tv analogica a quella digitale e facendo rivivere la storia della Rai attraverso quattro apparecchi televisivi di epoche diverse, nei quali il pubblico potrà letteralmente “calarsi”.
Per l’apertura straordinaria, in particolare, un occhio di riguardo è stato riservato ai più piccoli ai quali sono dedicate le visite guidate: potranno, infatti, andare dietro le quinte della tv, giocare a fare i conduttori, i giornalisti e i cameraman all’interno della scenografia della “Melevisione” e visitare gli studi torinesi della tv, dove saranno accolti da una Befana e da un Elfo nella casa allestita per l’occasione.
Per i piccoli ospiti del museo, infine, ci sarà anche la possibilità di vincere un “trucco e parrucco” creato e pensato appositamente per loro. Nei tre giorni di apertura, inoltre, il viaggio nel tempo sarà accompagnato anche una mostra temporanea di apparati di riproduzione risalenti agli anni ’60 e ’70, a cura dei soci dell’Associazione Italiana Radio d’Epoca, e da spazi dedicati al Centro Ricerche Rai, a RaiPlay e all’accessibilità.
Cominceranno lunedì 2 marzo le riprese della nuova fiction Cuori Coraggiosi, ambientata nella Torino degli anni '60 e dedicata ai primi trapianti di cuore effettuati all'ospedale Molinette. Lo ha annunciato il direttore del Centro Produzione Rai di Torino, Guido Rossi, durante la presentazione del nuovo allestimento del Museo della Radio e della Televisione Rai.
"E' un'iniziativa importante - sottolinea - che rafforza il ruolo del centro di Torino anche per la produzione di fiction, dà un'identità ed è un importante segnale per il futuro".