Comincia a delinearsi il quadro dei competitor in campo per le prossime elezioni amministrative a Moncalieri.
Già prima della fine del 2019 il centrosinistra ha deciso di ricandidare il sindaco uscente Paolo Montagna, scelta che ha portato alla rottura con i Moderati, che hanno scelto di passare nella coalizione guidata dalla Lega, che non ha ancora sciolto le riserve sul nome del candidato: Arturo Calligaro, esponente di lungo corso del Carroccio, continua ad essere in pole position, anche se non ha ancora ricevuto una investitura ufficiale da parte del centrodestra (con il nome di Monticone che circola quale possibile outsider).
Chi non ha ancora deciso il da farsi, a meno di quattro mesi dall’appuntamento elettorale, è il Movimento 5 Stelle. La leader locale dei pentastellati Rita Longhin non ha escluso che i grillini possano decidere di non correre, rinunciando a presentare la lista e un candidato sindaco: “In questo momento non sappiamo cosa faremo. Cerchiamo di capire se ci sono persone nuove che si vogliono avvicinare alla nostra filosofia, ma in questa particolare fase politica è difficile far coinvolgere e partecipare attivamente persone nuove. Ad oggi le adesioni che abbiamo ricevuto sono state poche, inutile negarlo”.
Insomma, si va verso una rinuncia alla presenza del Movimento 5 Stelle all’appuntamento elettorale, che cinque anni fa li aveva visti scendere in campo candidando al ruolo di sindaco Luca Salvatore. “Le ultime elezioni regionali non ci hanno certo aiutato nell’attivare nuovo interesse”, ammette la Longhin. “Lo slittamento degli Stati Generali previsti a Torino non ci aiuta ulteriormente. Ci siamo dati tempo sino a fine mese-inizio marzo, per capire se ci saranno le condizioni e le persone giuste per poter correre”.
In caso di (probabile) rinuncia, si va verso un confronto tra centrodestra e centrosinistra, secondo uno schema che sembra riportare la politica indietro di una decina d’anni. “Cosa faremo se non saremo presenti? Noi non daremo indicazione a favore di nessuno, lasciando libera scelta ai nostri elettori”. La Longhin ha spiegato quale sono, secondo il M5S, le tre priorità da affrontare a Moncalieri. “Se dovessimo presentarci, per noi sarebbe fondamentale fare di più per le fasce deboli, rivitalizzare la città con una maggiore impronta culturale, ricreando un nuovo senso di comunità, coinvolgendo di più i cittadini a partecipare. E poi aumentare le aree verdi e rivitalizzare il piccolo commercio, oltre a risolvere una volta per tutte la questione rifiuti”.
Tra un mese sapremo se questi saranno i punti programmatici di una proposta politica o solo gli auspici di una forza che decide di restare alla finestra.