Una delle pergamene più antiche d’Italia, che sancisce l’”Atto di Fondazione” dell’abbazia della Novalesa. E’ questo uno dei documenti che potranno scoprire i visitatori durante “La Notte degli Archivi”, che si svolgerà venerdì 16 settembre.
Il documento è uno dei primi monumenti membranacei d’Italia ed è il più antico conservato dall’Archivio di Stato. Si compone di 43 righe in carattere corsivo merovingico con poche abbreviazioni.
Sancisce l’«atto di fondazione» dell’abbazia della Novalesa, uno dei primi monasteri benedettini italiani.
Il documento rimase presso l’abbazia per meno di due secoli. All’inizio del X secolo, quando i saraceni saccheggiarono e distrussero il ricco cenobio novaliciense, fu posto in salvo dai monaci in fuga nel monastero di Sant’Andrea di Torino e trasferito più tardi in quello di Breme. Salvato una seconda volta all’epoca della Rivoluzione francese, pervenne agli Archivi sabaudi tramite l’Economato generale dei Benefici vacanti.
Venerdì, tra le 19 e le 23, i visitatori potranno dunque conoscere questa e altre storie custodite all’interno degli archivi torinesi. Protagonisti, per la prima volta, di una notte dedicata alla scoperta dei patrimoni storici, artistici, culturali e industriali custoditi da istituzioni pubbliche e aziende private cittadine.
Un gruppo di scrittori racconterà frammenti dei patrimoni custodi in città sperimentando una forma di narrazione avvincente. Punti di vista nuovi e differenti rievocheranno epoche, stili di vita, emozioni, curiosità e passioni. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti.