Lavoratori del Centro Agroalimentare di Torino in presidio davanti al Comune. Questa mattina una delegazione di persone che lavorano nella struttura, che si occupa della gestione all’ingrosso dei prodotti ortofrutticoli, hanno protestato davanti al Municipio. Nel centro, ubicato sulla tangenziale Sud alle porte di Grugliasco, quotidianamente sono presenti migliaia di operatori, da chi scarica cassette della frutta, ai magazzinieri, ai grossisti.
“Subiamo”, denuncia Francesco Latorraca dei Sicobas Torino, “una grande pressione da parte dei grossisti e delle cooperative, che vogliono tornare alla situazione del passato. Il business del mercato è fondato sul lavoro delle persone”.
“A parte lo sfruttamento dei contadini”, ha proseguito il sindacalista, “a cui viene pagata poco la merce, c’è poi quello delle persone. E’ una situazione assurda, in cui l’amministrazione comunale, che è azionista maggioritaria del CAAT, ha sempre ignorato o fatto finto di ignorare”.
“Lo sciopero e le proteste”, ha continuato Latorraca, “che ci sono state negli ultimi due anni hanno scoperchiato una pentola”.
“La situazione ultimamente sta regredendo in maniera abbastanza grave. Alcune cooperative vengono usate come avamposti per sfruttare le persone. I diritti dei lavoratori vengono schiacciati continuamente e viene portata avanti anche una situazione piuttosto violenta: a volte si arriva anche alle mani”.
“Noi abbiamo chiesto che questi soggetti, sfruttatori che vogliono tornare indietro, pagando i lavoratori quattro soldi, vengano allontanati dal mercato. Chiediamo inoltra una ricostituzione del Consiglio di Amministrazione del CAAT, che non sono stati all’altezza di gestire la situazione”, ha concluso Latorraca.
L'assessore al Commercio Alberto Sacco ha promesso che il Comune approfondirà la vicenda e che per ottobre verrà convocato un tavolo sul tema.