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Attualità | 20 settembre 2016, 18:16

Intitolata alla memoria di Umberto Eco la Biblioteca della Regione Piemonte

Il provvedimento era stato proposto dall’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale e illustrato dal consigliere segretario Gabriele Molinari

Umberto Eco

Umberto Eco

All’unanimità, martedì 20 settembre, l’Assemblea regionale ha approvato la proposta di delibera che intitola alla memoria di Umberto Eco la Biblioteca della Regione Piemonte di via Confienza 14, a Torino.

Il documento - proposto dall’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale e illustrato dal consigliere segretario Gabriele Molinari (Pd) - sottolineando “la straordinarietà dell'opera di Eco e il suo prestigio nella comunità culturale mondiale, che hanno rappresentato, rappresentano e sempre rappresenteranno un valore assoluto e un motivo di orgoglio per il Piemonte e per i piemontesi” evidenzia l’opportunità “di ricordare e celebrare la persona e la storia di Umberto Eco, nel modo più coerente con il suo percorso umano e professionale, posto che è intenzione del Consiglio regionale e della Giunta regionale valorizzare sempre più la funzione e il ruolo della Biblioteca”.

Per questo - ha evidenziato Molinari - mi piace pensare che con il nostro voto non siamo tanto noi a portare nella storia Umberto Eco ma è lui che accompagna noi nella storia”.

Prima della votazione il consigliere Valter Ottria (Pd) ha dichiarato che “la grandezza di pensatori quali Eco e Bobbio è certificata dal fatto che i problemi che essi hanno posto sono ancora centrali nel dibattito attuale, dal momento che l’attualità e la criticità del ruolo dell’intellettuale è stimolo e supporto dell’azione politica anche quando tende a metterla in crisi”.

Nei giorni scorsi la moglie dello scrittore Renata Eco-Ramge, anche a nome dei figli, si è detta onorata per la decisione dell’Assemblea di dedicare la Biblioteca alla memoria dello scrittore e ha chiesto “conoscendo le sue volontà testamentarie, di non voler procedere ad alcun convegno e evento particolare legato a questa decisione”.

C.S.

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