Il settore ferroviario è recentemente al centro di positive opportunità per l'intera filiera tecnico-produttiva italiana e nel dettaglio si prospetta la commessa di 500 treni regionali per un valore di 4,5 miliardi di euro da parte di Trenitalia.
Faiveley Transport Italia Spa, una società che, fin dal 1906 progetta e produce sistemi frenanti di sicurezza ed equipaggiamenti, ha sempre effettuato importanti investimenti nell'ambito della ricerca tecnica, ed ha sempre garantito lo sviluppo del livello produttivo ed occupazionale locale.
La commessa dei treni regionali lanciata dalle Ferrovie dello Stato rappresenta, quindi, un’occasione di assoluta importanza anche per quest’azienda.
Sono risultate aggiudicatarie Alstom (150 treni a media capacità), Hitachi Rail Italy (300 treni alta capacità) e su 50 treni diesel esiste ancora una riserva da sciogliere.
“PURTROPPO alla Faiveley Transport Italia è stato comunicato che tutta la fornitura degli impianti di sua potenziale produzione (freno pneumatico-porte) è stata assegnata, per intero, a due società tedesche: la Knorr Bremse per la parte freno e la Bode per le porte.
E qui parte la contraddizione: secondo le dichiarazioni dell'AD di Trenitalia che annunciava che "una grossa parte di queste attività saranno svolte da Aziende straniere che operano in Italia".
Di fatto è esattamente il contrario in quanto le produzioni saranno effettuate in Germania ed in Ungheria.
“Questa scelta penalizza l'industria nazionale e mette a concreto rischio 2 mila lavoratori in tutta Italia di cui circa 400 in Piemonte – dichiara Flavia Aiello, della UILM di Torino - la perdita delle forniture pone degli interrogativi importanti su quello che sarà il futuro occupazionale e di conseguenza il futuro assetto del sito Piossasco (To), dove c’è già una procedura di mobilità in corso. Pertanto, insieme alla RSU, chiediamo interventi a qualsiasi livello e tavolo istituzionale per modificare alcune scelte che penalizzano, con soldi pubblici, l’industria ed il lavoratori che operano in Italia”.