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Attualità | 25 luglio 2025, 17:28

Monica Barotto erede di Giordano alla guida di Anpi Torre Pellice

Con il suo direttivo punta a mantenere gli appuntamenti annuali della sezione, con nuove iniziative e prese di posizione sull’attualità

Monica Barotto, a destra, sul palco di Una Torre di Libri

Monica Barotto, a destra, sul palco di Una Torre di Libri

Fa parte dell’Anpi di Torre Pellice dal 2019. E quando Giulio Giordano, classe 1925 e storico presidente della sezione, ha manifestato l’intenzione di lasciare il testimone per motivi legati all’età, il direttivo ha scelto lei, Monica Barotto.

“È stata una decisione presa insieme. Negli ultimi due anni con Giulio siamo stati in due come vicepresidenti ad aiutarlo nella gestione della sezione – racconta Barotto –. Quando è stato il momento di decidere il successore c’è stata una discussione democratica su chi riusciva a dedicare più tempo a quello che avveniva in valle, vicino alla sezione. La scelta è avvenuta in modo molto dialogico durante l’assemblea dei soci per nominare il nuovo direttivo, che si è svolta lo scorso 7 marzo”.

Barotto, 32 anni, dal 2022 al 2024 ha assunto la co-vicepresidenza del gruppo insieme ad Andrea Geymet, che continua al suo fianco nel nuovo direttivo. Dal 2020 fa anche parte del Comitato provinciale di Torino con un ruolo all’interno della Segreteria.

L’avvicinamento all’ambito della Resistenza partigiana risale a quando da piccola frequentava insieme a suo nonno le manifestazioni di commemorazione: “Soprattutto quella di Pontevecchio, a cui lui era molto legato. Abitava a Luserna Alta, era un bambino quando è avvenuto il rastrellamento del ’44 e spesso raccontava a me e mia sorella cosa volesse dire vivere sotto il fascismo. L’Anpi Torre Pellice è la prima associazione a cui mi sono avvicinata rispetto a questo tema”.

La sezione ha degli appuntamenti e delle iniziative ormai consolidati nel tempo che intende continuare a proporre. “Il 23 aprile, come ogni anno in occasione della Festa della Liberazione, abbiamo fatto la passeggiata a Torre Pellice per portare i fiori alle lapidi dei partigiani e delle partigiane che sono stati uccisi sul territorio”. Quest’anno sono stati inoltre posizionati sulle pietre alcuni Qr code, nell’ambito del progetto che punta a mantenere viva la memoria delle storie dei caduti.

Nella giornata del 25 aprile sono numerosi gli impegni: la partecipazione alle manifestazioni di Torre Pellice, Bobbio Pellice e Rorà e l’organizzazione, insieme all’Anpi di Luserna, di un pomeriggio di festa con dei momenti di riflessione. “Questa volta avevamo sia il concerto sia dei banchetti come quelli di Emergency e Bds (Boicottaggio, disinvestimento e sanzioni), dove poter informarsi”, aggiunge Barotto.

Da quattro anni, il 25 luglio si prepara la Pastasciutta antifascista per ricordare quella offerta dai fratelli Cervi quando si ebbe la notizia della caduta del governo di Mussolini.

Si lavora anche nell’ambito dell’educazione, di cui si occupano alcune volontarie del direttivo e della biblioteca della Resistenza, con laboratori su temi come le leggi razziali, il 27 gennaio, la Resistenza, il 25 aprile, l’8 settembre, a cui spesso partecipano le scuole di Torre Pellice e Luserna.

E per il futuro si sta lavorando a due nuove iniziative, la prima a livello locale. “Stiamo promuovendo un momento di ricordo di Willy Jervis all’omonimo rifugio nella Conca del Prà, che si terrà l’8 e 9 agosto”.

La seconda invece riguardo l’ambito internazionale, in cui la sezione si è chiesta cosa potesse fare riguardo alla situazione a Gaza, in Palestina: “Da sempre nelle scuole noi ci battiamo per portare avanti un’educazione di pace e abbiamo così deciso di aderire alla campagna del Bds che si chiama Splai (Spazi Liberi dall’Apartheid Israeliana, ndr) perché ci sembra che rispecchi le nostre idee. È una presa di posizione molto forte – sostiene Barotto –. Significa che la nostra sezione non dà spazio alla discriminazione e non sostiene la violenza che lo stato di Israele sta utilizzando nei confronti del popolo palestinese”.

Sabina Comba

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