“Le nostre scuole sono attualmente messe in sicurezza e mantenute per circa il 30%. Noi abbiamo circa il 70% del patrimonio scuola a rischio, dove l’intonaco può venire in testa ai bambini, dove le norme antincendio non sono esattamente a posto, dove ci sono una serie di problemi gravi. Purtroppo la riduzione della spesa pubblica ha portato ad un taglio delle manutenzioni”. A tracciare questo quadro è il vicesindaco di Torino Guido Montanari, nel corso del dibattito "Torino Anno Zero? Ricomincia,mo a discutere della città" che si è svolto ieri sera alle Officine Corsare.
Dati che trovano una maggiore consistenza alla luce della petizione popolare, firmata da 1051 torinesi, presentata questa mattina al Consiglio Comunale, per chiedere di effettuare i lavori di ristrutturazione della palestra della scuola “Padre Gemelli”. A Palazzo Civico un gruppo di rappresentanti ha chiesto che gli interventi per la struttura di corso Lombardia vengano effettuati nell’anno in corso e non posticipati al 2017.
L’edificio è stato dichiarato inagibile nel 2010, quando durante i lavori di ristrutturazione del tetto venne rilevata la presenza di materiale isolante all’interno delle intercapedini del sottotetto. “Lana di vetro”, spiegano i genitori,”che la normativa vigente impone di trattare come l’amianto e che in attesa di essere rimosso ha provocato la chiusura della palestra”.
Da allora gli oltre 400 bambini della scuola elementare e delle materne limitrofe, che abitualmente utilizzavano la struttura, non hanno più potuto accedervi, con inevitabili disagi per le famiglie. “Fino all’anno scorso”, spiegano i genitori, “le ore di educazione fisica si svolgevano nella palestra delle scuola media “Pola”, distante circa 200 metri dalla “Padre Gemelli”. Dalla fine del 2015 però i bambini non fanno più educazione fisica e a giugno del 2016, sulle pagelle, veniva riportato il giudizio non classificabile”.