/ Attualità

Attualità | 16 ottobre 2016, 07:30

In corso Casale tutto è cambiato tranne che “Al Cantun d’le fiur”

Dal 1985 Mauro Garelli gestisce uno dei negozi di fiori più famosi di Torino. “Quando ho iniziato c’era ancora il telefono a gettoni”

In corso Casale tutto è cambiato tranne che “Al Cantun d’le fiur”

Tra corso Casale e via Monteu da Po, vicino alla chiesa di Madonna del Pilone, sono molti i negozi che in questi anni hanno cambiato gestione, attività merceologica o che hanno addirittura chiuso. Resistono imperterriti solo la sartoria Rizzi e un angolo di verde tra i più famosi di Torino: “Al cantun d’le fiur”, l’angolo dei fiori, che dal 1985 è gestito da Mauro Garelli, un’autentica istituzione per gli abitanti della zona. E’ lui a raccontarci come è nato tutto: “Qui fino a metà degli anni ottanta c’erano tre sorelle che gestivano un bazar, dove entravi e potevi trovare di tutto. Poi l’attività è stata rilevata da mia sorella, che mi ha chiesto di darle una mano, sapendo che a me i fiori sono sempre piaciuti. Risultato: io sono ancora qui, lei sono anni che ha aperto un altro negozio a Gassino”.

Scherzando, Mauro ricorda che quando ha iniziato “il telefono era lo strumento di comunicazione più moderno, altro che fax o internet, anzi allora c’erano ancora i vecchi apparecchi a gettone”. Tutto è cambiato attorno a lui, nel frattempo, la crisi si fa sentire, ma nel suo caso non è la concorrenza cinese a creare problemi: “Sono i supermercati, che da diversi anni hanno iniziato a vendere piante e fiori per attirare la clientela, così molta gente quando entra non fa solo la spesa alimentare”. Poi sono cambiati i gusti e le abitudini, ma soprattutto si è ristretto il portafoglio di molte persone. “La differenza rispetto a 10-15 anni fa è che adesso si compra solo in occasione di matrimoni, compleanni o eventi speciali come sono fra poco i santi. Una volta, invece, la gente spendeva di più per la casa, il marito regalava i fiori alla moglie anche solo per farle una sorpresa, c’erano tanti piccoli acquisti, adesso manca quel genere di passaggio lì”.

Come restare sulla breccia? Mauro Garelli conosce una sola ricetta. “Avere sempre fiori freschi e un’offerta ampia. Anche se poi, visto che c’è gente che fa tutto su internet, guarda il sito e magari viene qui pensando di trovare fiori estivi anche ad ottobre. Per questo, chi fa il mio lavoro deve avere tanta pazienza, volontà e spirito di sacrificio”. Non mancano però, anche i momenti belli (“quando una sposa, col vestito ancora addosso, viene a ringraziarti e salutarti”) e le soddisfazioni personali. Nel 2006 Mauro ha ricevuto il premio dell’originalità e i suoi fiori sono sfilati sul palco dell’Ariston nei giorni del Festival: “Un bellissimo ricordo. C’erano tre temi tra cui scegliere per fare una composizione, legati al mondo dei fumetti. Io vinsi con quello che si richiamava a Diabolik”. Diabolico Mauro, chi ama piante e fiori non può fare a meno di venire a trovarti.

Massimo De Marzi

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GIUGNO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium