Il Consiglio Regionale approva la legge sulle associazioni fondiarie

La III Commissione consiliare (Agricoltura, montagne e foreste) ha approvato oggi in sede legislativa la legge che favorisce la costituzione delle associazioni fondiarie e la valorizzazione dei terreni agricoli e forestali.

La legge ha, tra le altre, la finalità di contrastare il frazionamento fondiario, che rende poco redditizia la coltivazione, e di promuovere il rilancio dell’attività agro-forestale nei terreni montani e collinari limitandone l’abbandono e favorendone lo sviluppo produttivo e turistico.

"Abbiamo concluso in tempi rapidi l’iter di una legge fondamentale per il rilancio delle terre marginali - ha detto il relatore della legge e consigliere del Partito democratico Paolo Allemano - Il rilancio della montagna passa anche attraverso interventi legislativi mirati come quello votato oggi".

Le associazioni fondiarie si occuperanno di riqualificare e coltivare terreni di più proprietari, abbandonati da anni o incolti, e di riqualificarli. Le associazioni saranno validate dalla Regione e iscritte in un apposito albo e verrà loro riconosciuto un contributo per apportare migliorie ai fondi interessati. Un contributo una tantum fino a 500 euro per ettaro sarà inoltre riconosciuto ai proprietari di terreni privati che decideranno di aderire.

In Aula è stato anche presentato un ordine del giorno collegato, primo firmatario il consigliere Pd Elvio Rostagno, per chiedere al Parlamento di modificare il testo unico delle disposizioni sull’imposta di registro "in modo da ridurre la tariffa per i terreni di ridotto valore catastale e dimensioni e di scarsa capacità produttiva che si trovano in aree montane e marginali. Inoltre chiediamo che sia semplificata la procedura di vendita e registrazione, consentendo alle unioni montane di gestirla direttamente".