Il Museo Pietro Micca “cacciato” dalla gestione del Forte del Pastiss dopo 40 anni di gestione: a denunciare il fatto è il consigliere Roberto Rosso, che ha presentato un’interpellanza.
Recentemente un dipendente del Comune di Torino ha infatti chiesto al Generale Sebastiano Ponso, Conservatore dell’istituto culturale,di consegnare :”le chiavi del Pastiss in data 17/11/2016 per procedere all’inizio lavori dell’ascensore d’accesso. In difetto il Comune avrebbe proceduto con un’ordinanza di sgombero, nonostante lo stesso manufatto sia di proprietà demaniale”.
L’Associazione Amici del Museo e il Museo Pietro Micca fin dal 1976 si occupano del recupero, dello scavo e del restauro del Forte Pastiss, facente parte delle opere sotterranee della demolita Cittadella di Torino. “Questo” evidenzia Rosso, “sotto il controllo e con l’autorizzazione della Sovrintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Ministero per i Beni Culturali”.
“Chiedo al sindaco”, spiega il consigliere di minoranza, “perché si sia deciso di procedere all’estromissione dei due enti, nonostante essi siano impegnati da 40 anni nei lavori di valorizzazione del manufatto e siano le istituzioni più qualificate per la gestione”. “Questo nonostante il Capitolato d’appalto per la costruzione del parcheggio di corso Galileo Ferraris preveda espressamente l’obbligatorietà della partecipazione ad ogni decisione del Museo Pietro Micca nella persona del suo Conservatore e dell’archeologo da esso designato”.