Si è tenuta oggi al Castello del Valentino di Torino, sede della facoltà di architettura del Politecnico, la conferenza internazionale "50 years: together for a sustainable future", in occasione dei 50 anni dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale.
La ricorrenza è stata un'occasione per riflettere e dibattere sulle milestones raggiunte negli anni da UNIDO e sul ruolo che l'organizzazione intende continuare a mantenere nel perseguire uno sviluppo industriale inclusivo e sostenibile.
Ad UNIDO, nel corso della conferenza, è stata riconosciuta l'efficacia di cooperazione tecnica, di analisi e di policy advisory rivolta ai paesi in via sviluppo, oltre al suo contributo alla discussione globale relativa ai temi dello sviluppo industriale.
In questi 50 anni di attività, UNIDO ha supportato i propri stati membri nello sviluppo di filiere industriali autonome - dal settore agro-industriale a quello delle energue rinnovabili - con particolare attenzione alle questioni di genere e all'occupazione giovanile.
In tale contesto, la presidente di UNIDO Italy, Diana Battaggia, ha voluto ricordare lo spirito di continua crescita che caratterizza da sempre l'organizzazione, nell'ottica di affrontare le sfide poste da una società in continua evoluzione.
"L'evoluzione della società pone sfide sempre nuove, quali trasparenza e partnership. Esprimo l'augurio che questa conferenza non sia una semplice tappa ma un trampolino per un futuro più sostenibile."
Ad aprire la giornata di lavori anche il rettore del Politecnico Marco Gilli, che ha parlato dell'importanza delle università quali istituzioni che formano risorse umane che avranno un ruolo centrale nel plasmare un futuro più sostenibile in un contesto socio-economico non solo locale ma anche - e soprattutto sempre di più- internazionale.
Nel 2015, il mandato di UNIDO è stato arricchito di un nuovo concetto di promozione dello sviluppo industriale inclusivo e sostenibile nei paesi in via di sviluppo e nelle economie in transizione. Concetto riassunto nell'acronimo ISID (Inclusive and Sustainable Industrial Development) ed identificato nei cinque obiettivi-pilastri dell'Agenda 2030 di UNIDO per uno sviluppo sostenibile, diPlanet, People, Prosperity, Peace and Partnership.
Non è mancata poi alla conferenza la partecipazione dell'assessora all'innovazione e smart city della città di Torino , Paola Pisano, che ha voluto ricordare quanto la città di Torino si sta adoperando per un futuro più sostenibile con numerose iniziative: dal car al bike sharing (Torino ha ad oggi 178km di piste ciclabili) alla raccolta differenziata , al teleriscaldamento (che serve 560mila persone ) a 12 nuovi punti Smat, ad un piano per la riduzione di emissioni CO2.