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Attualità | 03 febbraio 2017, 11:59

La Regione fa la voce grossa con Trenitalia: "Disagi continui sui treni dei pendolari, la situazione è ormai inaccettabile"

"Un sensibile calo negli indici di puntualità e un crescente numero di cancellazioni", evidenzia l'assessore Balocco, che sottolinea come l'elettrificazione dell'Alba-Bra non ha portato benefici ma ulteriori disagi

Immagine di repertorio

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Anche questa mattina pesanti ritardi e soppressioni di alcuni treni regionali utilizzati quotidiamente dai pendolari. In particolare sulla Bra-Cavallermaggiore e sulla linea Alba-Torino Stura. 

L’Agenzia della Mobilità Piemontese ha scritto la scorsa settimana a Trenitalia, GTT ed RFI per lamentare una situazione non più tollerabile che si è protratta per tutto il mese di gennaio. Nel periodo Ottobre-Novembre 2016 il servizio ferroviario ha registrato le peggiori performance dell’anno: i dati di circolazione hanno attestato sia un sensibile calo negli indici di puntualità, sia un crescente numero di cancellazioni imputabili a diverse cause.

Nel mese di dicembre 2016 si è registrato qualche miglioramento, ma a gennaio la puntualità è tornata a scendere.

L’assessorato ai Trasporti della Regione Piemonte ha disposto verifiche ispettive straordinarie che si sono concentrate sulla SFM2 confermando quanto segnalato dall’Agenzia e dalle numerose proteste degli utenti, e sulla Bra-Cavallermaggiore sulla quale, nonostante un aumento dei tempi di percorrenza sull’orario ufficiale, sono stati registrati ritardi sistematici che hanno significato la perdita di numerose coincidenze da parte degli utenti.

Particolarmente critica la situazione anche sulla SFM4 Alba-Torino Stura, da quando la linea è stata riaperta dopo i lavori per l’elettrificazione della tratta da Alba a Bra, che al momento non solo non ha portato alcun beneficio sui tempi di percorrenza, ma ha fatto registrare soppressioni e ritardi causa di notevoli disagi per i pendolari.

Non è andata meglio sull’SFM1 per la limitazione di velocità ai rotabili di GTT imposti dall’ANSF a garanzia della sicurezza dell’esercizio ferroviario. Praticamente quotidiane anche le proteste e le segnalazioni di disservizi sulla Torino-Milano, o la Cuneo-Torino e la Savona-Torino.

Tra le cause sicuramente va citata la riduzione della velocità alla marcia treno imposti dal gestore dell’infrastruttura in seguito ai danni provocati dalle alluvioni del mese di Novembre, ma questo giustifica solo in minima parte un quadro decisamente negativo. Come riportato nella nota dell’AMP a tutto questo si aggiungono le chiusure organizzate delle porte di accesso alle vetture dei treni nonché tutti gli elementi critici che il monitoraggio della qualità del servizio affidato all’Agenzia ha reso manifesti (informazioni, fruibilità dei servizi igienici, funzionamento delle porte di collegamento tra le carrozze ecc..), e che giustificano una visione dell’utenza fortemente negativa e distante dalle aspettative che il trasporto ferroviario dovrebbe offrire.

“Abbiamo chiesto ai soggetti interessati  – ha affermato l’Assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Francesco Baloccodi attuare al più presto tutte le misure necessarie per porre rimedio alle criticità note e questa situazione inaccettabile, non solo per recuperare sugli indici di puntualità, ma soprattutto per confortare i passeggeri sulla capacità delle imprese ferroviarie di mantenere l’offerta commerciale pubblicizzata sull’orario di servizio e sulla quali i pendolari impostano scelte di vita e la gestione del proprio tempo. Cosa irrita di più gli utenti è la mancanza di informazioni a terra o a bordo treno che troppo spesso accompagna questi episodi. Di tutto questo dovremo tenere conto nel quadro delle procedure per l’affidamento del servizio ferroviario Regionale e metropolitano”.  

C.S.

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