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| 07 febbraio 2017, 08:28

Mathias Gallo Cassarino, il torinese di Thailandia pluricampione mondiale di thai boxe

Abbiamo incontrato il giovane atleta torinese, che vive in Thailandia da dieci anni, in occasione di un evento che l'ha visto protagonista a Saluzzo: "Il Thai Boxe Mania è stato il mio primo combattimento in Italia".

foto ufficio stampa "Thai Boxe Mania"

foto ufficio stampa "Thai Boxe Mania"

E' tornato nella sua Torino per partecipare alla Thai Boxe Mania di dieci giorni fa e si è fermato nel suo paese di nascita. Mathias Gallo Cassarino, pluricampione mondiale di thai boxe, si è fermato in Piemonte e sabato scorso l'abbiamo incontrato in occasione di uno stage che si è svolto presso la palestra Fitness & Kombat ASD della vicina Saluzzo, al quale hanno partecipato 150 persone molto entusiaste. 

Un'iniziativa voluta da Roberto Comba (titolare della palestra con Andrea Berra), amico del papà del campione. Lo scorso week end Mathias ha combattuto a Torino, alla Thai Boxe Mania, arrendendosi solo al francese Brice Delval.

È stata la sua prima volta in Italia dal momento che vive da dieci anni in Thailandia. Si tratta di una precisa scelta dei genitori di Mathias (nato a Venaria Reale) che hanno assecondato la passione ed il sogno del figlio trasferendosi in Asia, meta particolarmente amata da tutta la famiglia e patria della Muay thai.

Nonostante la giovane età (poco più di 24 anni) la sua carriera è già straordinaria così come l'elenco dei titoli conquistati, riassunti da Wikipedia: Prince Cup trophy, Max Muay Thai Silver Tournament Champion (-62 kg), WPMF World Champion (135 lbs), WBC Muay Thai International Champion (130 lbs), Revolution Australian Champion (59 kg), Prachuap Kirikan Province Champion (125 lbs), WMC Muay Thai Against Drugs World Champion (58 kg) – Queen's Cup, WMF Gold Medal (57 kg), IFMA Bronze Medal (60 kg).

Così Mathias Gallo Cassarino, da noi contattato al termine dello stage: “Oggi è andata molto bene, mi sono divertito. Tutti avevano voglia di imparare, alcuni erano più esperti altri meno ma è stato bello. Quando mi sono trasferito in Thailandia il mio sport non era conosciuto in Italia. I miei genitori amano quel paese, ci andavamo ogni anno ed abbiamo colto l'occasione. Ora abbiamo aperto un camp laggiù dove viene gente da tutto il mondo. Quello della scorsa settimana a Torino è stato il mio primo combattimento in Italia da professionista, dopo oltre 80 fatti. Ho perso ai punti, il mio avversario è stato più bravo ed ha sfruttato l'ottima strategia decisa dal suo angolo. Lo sport è così, si vince e si perde. Ritorno in Italia? Sto bene in Thailandia, la mia mentalità è ormai mischiata con quella asiatica. Non so se riuscirei ad abituarmi di nuovo in Italia, soprattutto per gli allenamenti: è difficile allenarsi con il freddo. Per ora no, in futuro non so. Io mi sento italiano, combattere qui e sentire il tifo è stato davvero emozionante. Prossimi impegni? Abbiamo qualche progetto ma fino a quando non si firmano i contratti non si può dare nulla per scontato. Cosa rappresenta la Thai per me? Oltre ad essere il mio lavoro è passione, divertimento, un modo per emergere.”

sdl

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