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Attualità | 05 marzo 2017, 19:15

Al via domani il Turin Islamic Economic Forum

Due giornate per approfondire la conoscenza delle potenzialità e delle opportunità offerte, a Torino e in Piemonte

Al via domani il Turin Islamic Economic Forum

 

Al via domani il Turin Islamic Economic Forum (TIEF), due giornate di attività, dieci sessioni con approfondimenti e dibattiti, cinquanta relatori tra amministratori pubblici, ricercatori e docenti universitari, imprenditori ed esperti di finanza.

Il capoluogo torinese incontrerà – nella terza edizione del forum - alcuni tra i più importanti protagonisti ed esperti dell'economia e della finanza dei paesi arabo-islamici, con l’obiettivo di fornire a rappresentanti di istituzioni e a imprese piemontesi, italiane, europee e del mondo islamico, la possibilità di approfondire la conoscenza delle potenzialità e delle opportunità offerte, a Torino e in Piemonte, da settori dell’economia importanti e in espansione, al fine di favorire investimenti e sviluppo del territorio.

Il Piemonte nel 2015 ha esportato nei primi 10 Paesi di finanza islamica beni e servizi per oltre 2,6 miliardi di euro, con una crescita del +16,2% rispetto al 2014. Il trend positivo dell’export verso questi Paesi è proseguito anche nei primi nove mesi del 2016 (ultimo dato disponibile) realizzando un +7,3% rispetto al corrispondente periodo del 2015 e superando già i 2 miliardi di euro.

Fra i Paesi della finanza islamica, il principale partner commerciale del Piemonte è la Turchia. Molto più distanziati seguono gli Emirati Arabi e l’Arabia Saudita.

Per quanto concerne le importazioni, il Piemonte acquista beni e servizi per la maggior parte dalla Turchia (l’84,4% dell’import dell’area della finanza islamica e +52% rispetto ai primi nove mesi del 2015); gli altri Paesi con una quota significativa di acquisti dal Piemonte risultano la Malaysa (il 5,6% e +22%) e l’Indonesia (il 5,2% e - 11%).

Sono i mezzi di trasporto (il 33% del totale delle vendite), la meccanica in generale (il 23%) e i prodotti alimentari e bevande (il 7,2%) le prime tre voci dell’export piemontesi nei Paesi della finanza islamica nel 2015.

Per  quanto invece riguarda gli imprenditori che operano in Piemonte, nella sola provincia di Torino ci sono oltre 12.500 imprenditori di origine islamica.

 

Giulia Maccagli

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