Finpiemonte compie 40 anni e festeggia questo traguardo cambiando pelle. “Nei prossimi mesi”, ha spiegato il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, “l’operatività dei nuovi strumenti potrà concretamente realizzare gli obiettivi che ci siamo dati: un ampliamento delle fonti e delle tipologie di finanziamenti, un miglioramento delle strategie di intervento qualitativo e di ampio respiro, l’attivazione di risorse finanziare aggiuntive per il territorio regionale”.
La prima iniziativa già predisposta da Finpiemonte, finanziaria regionale per lo sviluppo del territorio, è un cofinanziamento diretto in sinergia con il sistema bancario. Previsto lo stanziamento pari a 30-50 milioni fino al 2018, a fronte del quale le banche renderanno disponibili ulteriori risorse pari a 20-35 milioni. Lo strumento si rivolge ad ampie categorie di beneficiari con tipologie di intervento più ampie rispetto a quelle previste dai bandi regionali, integrando il panorama di quelle contenute nell’ambito POR.
“Il cofinanziamento”, ha commentato il Presidente Fabrizio Gatti, “crea le condizioni necessarie per l’erogazione del credito da parte del sistema bancario: questo rappresenta una grande opportunità per lo sviluppo e consolidamento delle nostre imprese, che potranno così assicurarsi risorse per effettuare gli investimenti necessari alla loro crescita”.
Nei prossimi mesi Finpiemonte attiverà un fondo di garanzia per consentire l’accesso ai finanziamenti bancari da parte dei condomini interessati a realizzare interventi di efficientamento energetico, un fondo a valere in parte su risorse BEI per il finanziamento di progetti di investimento e sviluppo da parte delle imprese Midcap e un fondo che permetterà alle aziende del settore dell’animazione di ottenere le fideiussioni necessarie a formalizzare gli accordi di coproduzione con RAI.
Entro il 2018 la finanziaria regionale lancerà il primo “social impact bond” in Italia, nell’ambito del progetto europeo “SIB for growth”, sul tema della riduzione della dispersione scolastica tra gli studenti immigrati. Il progetto è sviluppato in collaborazione con la Regione, le fondazione bancarie, il terzo settore e numerosi altri stakeholder territoriali.