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Economia e lavoro | 09 maggio 2017, 18:30

In Fca più alta l'adesione dei dipendenti al bonus welfare rispetto alle altre aziende

Il 40% dei lavoratori torinesi ha detto sì, contro una media nazionale pari al 30%. Di segno diverso il commento della Fiom

In Fca più alta l'adesione dei dipendenti al bonus welfare rispetto alle altre aziende

Oltre ai lusinghieri risultati di mercato dell'ultimo periodo (con la sola eccezione del mese di aprile), Fca può sorridere anche per un altro motivo. Il 40% dei dipendenti italiani del gruppo automobilistico torinese ha scelto il bonus welfare, con un tetto massimo di 700-800 euro, a seconda dell'inquadramento professionale.

Una media assolutamente superiore a quella delle altre aziende italiane nazionali, il cui risultato si è attestato attorno al 30%. Sono stati in tutto 26.500, su un totale di 66 mila lavoratori, i lavoratori che si sono iscritti attraverso il sito internet dedicato, in cui è possibile vedere beni e servizi di cui i lavoratori potranno usufruire con la propria famiglia: significativa l'adesione degli operai, circa il 57% del totale.

Per tutti coloro che invece non hanno aderito, ci sarà l'incentivo "tradizionale", con i soldi in busta paga. Che, per oltre la metà dei dipendenti Fca, continua ad essere la soluzione preferita. Ed è su questo punto che ha battuto la Fiom, nel suo commento. Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil, ha infatti dichiarato: "I bassi dati di adesione dei lavoratori Fca e Cnh al sistema di welfare aziendale si prestano a qualche considerazione. Ovviamente di questi dati prendiamo atto, anche se balzano agli occhi alcuni differenze notevoli tra le diverse realtà, a partire dalla percentuale di adesione in Cnh (16%) e Fca (40%)".

"Una cosa è certa: fino a qualche giorno fa le percentuali erano assai più basse e il recupero ha avuto del miracoloso, nonostante la ossessiva campagna di propaganda messa in campo, che ha superato in molti casi i limiti della decenza: alla faccia della libera scelta, con modalità che non abbiamo visto in nessun'altra azienda".

"La verità - ha concluso Bellono - è che il sistema di welfare imposto da Fiat e Fca massimizza i risparmi aziendali (se i dati sono corretti, oltre 5 milioni di euro), con i 700 euro (800 per gli impiegati) tolti dalle buste paga dei lavoratori e trasformate in prestazioni. Su questo tema il consenso andava costruito con più informazione e meno propaganda, mentre in questo modo si è alimentata la diffidenza dei lavoratori e si è registrato un risultato scadente. Anche Napoleone dopo Waterloo disse che in fondo non era andata male".

m.d.m.

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