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Politica | 22 maggio 2017, 17:05

Presentato il piano di sviluppo del Canavese

113 Progetti raccolti e trasformati in schede progettuali dai rappresentanti delle parti economico-sociali e politico-amministrative del territorio

Presentato il piano di sviluppo del Canavese

Dopo più di un anno di attività a “propulsione silenziosa”, che ha visto coinvolti parte economica e sociale e parte politica e amministrativa del territorio, il Piano di Sviluppo del Canavese inizia ad essere una realtà in movimento e non solo una strategia costruita sulla carta.

Partendo dall’assunto che la competitività di un territorio dipende dalla capacità dei molteplici soggetti in essa presenti di “fare sistema”, ovvero di sviluppare un insieme di relazioni e di avviare un progetto condiviso di interventi per il miglioramento dell’ambiente sociale ed economico, diventa una necessità, prima ancora che un’opportunità, dotarsi di uno strumento di programmazione negoziata che favorisca la discussione e il confronto tra soggetti diversi e portatori di esigenze ed interessi differenti e l’emergere di un sentire comune e di una strategia condivisa delle prospettive di sviluppo del territorio.

Nasce sotto queste basi Il Piano di Sviluppo del Canavese poggiato su cinque assi tematici: Industria e attività produttive, Infrastrutture e trasporti, Formazione e istruzione, Turismo cultura e sport, Sanità e welfare.

Il percorso compiuto dalla parte economica e sociale insieme alla parte politica ed amministrativa, in un’ottica di processo aggregativo e di visione inclusiva, è stato anzitutto quello di ascoltare il territorio raccogliendo le sensibilità e i desiderata di tutti gli attori che vi operano, individuando il Capitale Umano come base di tutte le progettualità, unitamente a due fattori abilitanti considerati prerequisiti di base per tutti e cinque gli assi tematici accennati sopra: la Semplificazione Burocratica e lo Sviluppo Digitale.

Questa azione partecipata ha consentito di mappare in modo allargato le più importanti esigenze territoriali ed ha portato ad una sintesi di priorità che sono state "catalogate" rendendole vere e proprie schede progettuali: in totale sono stati raccolti 113 progetti così suddivisi: 30 per INDUSTRIA E ATTIVITA’ PRODUTTIVE; 32 per INFRASTRUTTURE E TRASPORTI, 21 per FORMAZIONE E ISTRUZIONE, 25 per TURISMO CULTURA E SPORT e 5 per SANITA’ E WELFARE.

Sei tavoli di lavoro indentificati in Industria e attività produttive; Infrastrutture e trasporti; Formazione e istruzione; Turismo cultura e sport; Sanità e Welfare; Organizzazione avranno il compito, coadiuvati da un ente terzo individuato in Centro Studio Sintesi di Mestre, garanzia di qualità e competenza grazie a progettualità simili già gestite con successo in altri territori, di valutare le schede progettuali elaborate durante la fase preparatoria e di rendere realizzabili i progetti che risulteranno essere prioritari per il territorio.

Si tratta di un'occasione unica per lo sviluppo del nostro Territorio, un segnale importante a fronte di un lavoro articolato e condiviso che evidenzia una visione nuova nel “fare sistema” e un richiamo molto forte all’accountability nel tempo, un metodo di lavoro che, attraverso la concertazione, permette di tradurre le idee in progetti e i progetti in azioni, mediante un “gioco di squadra” tra tutti gli attori del territorio.

c.s.

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