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Attualità | 24 maggio 2017, 16:00

Dal 24 al 27 torna a Torino il Festival Architettura in Città, con sede principale in Barriera di Milano presso lo Spazio Q35

Una manifestazione che parla di architettura alla città e il cui programma include 103 iniziative

Dal 24 al 27 torna a Torino il Festival Architettura in Città, con sede principale in Barriera di Milano presso lo Spazio Q35

Parlare di architettura alla città: questo l'obiettivo del Festival Architettura in città che torna, dopo un anno di pausa, con la sua sesta edizione. L’evento è promosso, a partire dal 2011, dalla Fondazione per l'architettura e dall'Ordine degli architetti di Torino.

Casa del Festival di quest’anno sarà lo Spazio Q35, un complesso di edifici produttivi disposti attorno a una corte centrale, e di cui ogni luogo rappresenta una stanza: lo Studio per le conferenze, la Bedroom per la mostra principale – nella quale sono allestiti anche due letti potenzialmente utilizzabili dai curatori – la TV Room per le proiezioni cinematografiche, la Living Room, spazio espositivo e area relax, la Library, dove è possibile leggere libri o assistere a presentazioni, e la Kitchen, una seconda sala per conferenze, anche utilizzata come luogo per due cene performative.

Il programma prevede 103 iniziative, di cui 82 nel Festival e 21 nel Fuori Festival, un calendario parallelo di appuntamenti diffuso sul territorio che non si esaurirà con la chiusura del Festival, e novità assoluta di questa sesta edizione. L’evento ha, poi, la caratteristica di essere diffuso sul territorio: sono 49, infatti, le sedi satellite per il Festival e 12 per il Fuori Festival. La manifestazione vede, inoltre, la collaborazione di un totale di 127 partner culturali.

La cifra di questo Festival”, ha affermato Giorgio Giani, presidente della Fondazione per l’architettura, “è il coinvolgimento di temi, cari agli architetti, che interessino anche l’esterno. Abbiamo assistito a una sinergia tra i diversi gruppi partecipanti, davvero notevole, visto il poco tempo a disposizione – si è deciso di fare il Festival solo a inizio marzo. Lo scopo è quello di aprire questa manifestazione non solo agli architetti, ma anche e soprattutto alla cittadinanza, per far vedere gli interni ma anche l’esterno dagli interni stessi e promuoverne una partecipazione attiva, per lasciare un segno concreto sul territorio. Il Progetto OttoPerOtto – 8 workshop di progettazione partecipata nelle 8 circoscrizioni torinesi – e il disegno di un Playground a cura di IED e associazione Arteco nella scuola media Drovetti sono iniziative che la Fondazione ha messo in campo per lavorare in questa direzione”.

Gli architetti”, ha continuato Massimo Giuntoli, presidente dell’Ordine degli architetti di Torino, “sono stati parte attiva nella costruzione del Festival: oltre all’apertura al pubblico dei propri spazi di lavoro, che ci auguriamo saranno visitati dai cittadini in questi giorni, essi sono stati coinvolti proponendo contenuti per la mostra Stanze finestre; i progetti della comunità torinese sono, poi, al centro delle mostre Inside the house e Architetture rivelate, entrambe visitabili allo Spazio Q35. Il Festival è, quindi, per noi un’opportunità per far conoscere chi siamo, che cosa facciamo e quali siano le nostre potenzialità”.

Degno di nota il focus di iniziative dedicato a un target specifico, quello dei giovani adulti, ossia i ragazzi compresi tra gli 11 e i 18 anni, caratterizzati da un forte bisogno espressivo: infatti, ha spiegato Cristina Coscia, membro del gruppo di coordinamento del Festival, “quello degli “young adults” è un target nuovo perché essi sono visti come ambasciatori, sentinelle che diffondono e traducono il linguaggio tecnico dell’architettura in uno più quotidiano”.

Novità del Festival, infine, è anche la presenza di due curatori esterni, Nina Bassoli e Davide Tommaso Ferrando, che hanno declinato il tema scelto, “La città come casa”, in tre principali chiavi di lettura: la dimensione intima dell’abitare, la questione sociale del diritto alla casa e il rapporto con lo spazio pubblico, che sono affrontate nelle tre conferenze serali di cui saranno i moderatori.

L’evento prenderà l’avvio questa sera alle ore 18 con la mostra “Stanze finestre”.

Roberta Scalise

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