Dopo dodici anni torna a Torino la fase Finale del Campionato Nazionale di Calcio a 5 dei Vigili del Fuoco.
La manifestazione, arrivata alla quindicesima edizione, andrà in scena presso i campi della Polisportiva Campus dal 10 al 13 giugno e vedrà impegnate 16 squadre, divise in quattro gironi, in rappresentanza di 16 regioni.
“Siamo orgoglioso e felici di ospitare questa manifestazione - ha commentato l’assessore del Comune di Torino Roberto Finardi - una volta tanto siamo noi a poter fare qualcosa per i Vigili del Fuoco. Questa bella manifestazione a cui abbiamo cercato di dare il nostro contributo viene arricchita anche dalla presenza di FISDIR, il che ci rende ancora più orgogliosi. Spero sia un bel momento di sport”.
Il Torneo è intitolato a Maurizio Novelli, Vigile del Fuoco di Torino - scomparso prematuramente 4 anni fa - e membro attivo della squadra di Calcio a 5, nel ruolo di portiere.
“Vorrei ringraziare tutto il personale che ha lavorato alla realizzazione di questo evento - ha aggiunto il vice presidente del gruppo sportivo VV.G del comando Calogero Barbera - Nel numero di giocatori il calcio a cinque ripropone il numero dei componenti di una squadra di Vigili del Fuoco, riproducendone ance lo spirito. Questoevento sportivo è organizzato come momento di aggregazione tra varie anime del territorio, vogliamo che sia un momento di confronto e arricchimento reciproco".
Nell’ambito del Torneo è stato organizzato un Convegno denominato “Sport Inclusività e Salute”, che si svolgerà il 12 giugno presso l’Aula Magna del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di C.so Regina Margherita 330. Al convegno prenderanno parte, oltre alla componente dei Vigili del Fuoco, gli assessori allo Sport di Comune e Regione Finardi e Ferraris, il direttore regionale della FISDIR Fabrizio Bora ed il tecnico della Nazionale Italiana calcio a 5 FISDIR Edoardo Scopigno. I relatori del convegno aprano il professori del SUISM Giorgio Gilli, Massimiliano Gollin e Angelo Lissiotto.
“Parola chiave è inclusione - ha concluso l’assessore Ferraris - credo che sia fondamentale anche che le generazioni future debbano condividere queste esperienze. Lo Sport in questo caso è un mezzo utile di inclusione e crescita della persona”.