Andrà in onda stasera, la puntata di “Radici” (Rai Tre, 23.05) dedicata alla storia di Liliam. La trasmissione, ideata da Davide Demichelis, racconta storie di immigrazione e integrazione.
Liliam vive a Torino da qualche anno, la città è stata la prima meta tranquilla dopo una vita di stenti e vessazioni, che dal Brasile, dove a 12 anni ha avuto un figlio a seguito degli abusi dello zio, è stata deportata in Germania dai trafficanti di prostitute.
Abbandonata dalla madre quando aveva un anno e mezzo, Liliam è cresciuta a Recife, metropoli di un milione e mezzo di abitanti all’estremo Est del Brasile, insieme alla nonna, alle zie e agli zii. Uno di questi le dedicava troppe attenzioni, per questo Liliam, a otto anni, ha deciso di scappare di casa. Per le strade e sulle spiagge di Recife ha vissuto di elemosina e, purtroppo, prostituzione, tornando ancora a casa di tanto in tanto.
Una volta in Germania, ha vissuto a Dusseldorf, in una casa chiusa, dove ha anche tentato il suicidio. Poi è stata in una comunità, grazie alla quale è riuscita a uscire dal giro della prostituzione, trovando anche un marito. Ma dopo qualche anno sono ricominciate le violenze e Liliam è scappata ancora, questa volta a Torino, con il figlio nato in Brasile e i due figli nati in Germania.
“Torino – ha raccontato Liliam – è stata la prima città italiana che ho visitato durante una vacanza, per cui conoscevo già alcuni posti. Quando sono scappata dal mio marito turco ho pensato subito a questa città”.
Liliam ha la voce fresca e squillante, sorride anche al telefono e racconta con disinvoltura la sua storia, senza tacere neanche i dettagli più dolorosi. Torino, per lei, ha rappresentato un lampo di luce in un periodo buio. “Un giorno – ha raccontato – un mio amico mi ha chiesto di inviare un’email per lui a un’altra persona, ho sbagliato indirizzo e l’email è arrivata all’uomo che sarebbe poi diventato il mio attuale marito, che era anche di Torino”.
Quasi non ci si crede, ma a volte la realtà supera la fantasia. Col nuovo marito, un militare italiano, ha avuto altri due figli. Ora ne ha cinque e ha coronato il suo sogno di fare la pasticcera. Lavora in proprio e si occupa di catering, anche per clienti importanti, come alcuni calciatori di Torino e Juventus. Ha anche realizzato una torta per l’ultima partita di Serie A fra Torino e Napoli.
“A Torino ho trovato persone molto accoglienti – ha raccontanto ancora Liliam –, l’unico problema, qui, è stato la burocrazia. In Germania, ad esempio, ci sono più servizi per accogliere gli stranieri e ci sono più opportunità per una madre con figli. In Italia, però, ho trovato più umanità. Dicono che i torinesi sono freddi, ma non è vero”.
E domani sera, su Rai Tre, vedrà per la prima volta la propria storia raccontata in televisione. “Davide Demichelis e il suo staff mi hanno preso alla sprovvista – ha rivelato Liliam – quando mi trovavo in Brasile per affrontare da sola un viaggio difficile. Per me è stata molto dura soprattutto quando sono arrivata all’aeroporto di Recife, perché ho il ricordo di quando la mafia mi ha portato via da lì, ancora minorenne”.
Ora Liliam tornerà un’altra volta in Brasile, il mese prossimo, per passare lì almeno quattro settimane. Il suo obiettivo è aiutare i senzatetto, ma grazie all’interessamenteo dell’Ambasciata del Brasile in Italia si occuperà anche delle donne vittime della prostituzione. “Sono stata una vittima anche io – ha aggiunto – e adesso posso aiutare le altre donne a salvarsi”.
“Radici” è un progetto realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Interno e cofinanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione, è realizzato da Davide Demichelis con la collaborazione di Alessandro Rocca e la consulenza di Francesco Cavalli, il produttore esecutivo è Maria Iva Casanova.