“Conti gonfiati e incertezza sul futuro delle nomine: il Museo del Cinema nel mirino della Procura”

L’assessore Parigi, a seguito della nostra richiesta di comunicazione questa mattina in aula sui conti lasciati dalla gestione Barbera, assicura che la priorità del Museo Nazionale del Cinema è nominare un nuovo presidente che possa perfezionare “un sistema di controllo e di gestione” del bilancio al fine di riassettare il bilancio dell’Ente.

E’ una situazione che porta a galla aspetti poco cristallini. Un anno fa, avevamo denunciato alcuni fatti attraverso un’interrogazione in Consiglio, trovando risposte insoddisfacenti da parte della Giunta: l’ambigua operazione che ha consentito a Barbera di assumere l’incarico di direttore artistico pur essendo a dicembre 2015 la scadenza del suo mandato; la pubblicazione di un bando per un secondo direttore violando lo statuto del Museo che ne prevede solo uno; la non variazione della retribuzione di Barbera nonostante la diminuzione delle mansioni; l’aumento di stipendi e costi fissi. La risposta dell’assessore Parigi? "Tutto è stato predisposto in modo da consentire la piena operatività del Museo".

Non è ancora chiaro quale esito abbia avuto l'attività del segretario regionale Michele Petrelli, messo a disposizione appositamente per collaborare con il Conservatore Capo alla ricognizione degli assetti dell'Ente Museo fino all'emanazione di un nuovo bando. Quali sono gli esiti del suo lavoro? L'assessore Parigi era a conoscenza della situazione dei conti del Museo e delle criticità emerse? Leggendo alcune sue dichiarazioni riportate dalla stampa, pare che dal 2014 avesse segnalato problemi nel controllo di gestione. Possibile che non avesse strumenti incisivi per intervenire? 

Abbiamo chiesto un approfondimento in Commissione per affrontare tutti questi temi. Una realtà come il Museo del Cinema non può più attendere.

Francesca Frediani, Consigliere Regionale M5S Piemonte