“Speravo in una platea più nutrita, ma cercherò di accontentarmi”: così ha esordito in Circoscrizione 2 la presidente dell'associazione Koiné, in sede di commissione alla cultura, al momento di prendere la parola per esporre il progetto di assistenza ai ragazzi nelle scuole di Mirafiori. Il panorama che le si offriva davanti era desolante: il tavolo della minoranza deserto, i pochi membri della maggioranza mortificati. Eppure, lo svolgimento della riunione è proseguito come se nulla fosse, dopo la negazione del coordinatore della commissione alla cultura Gentile Vito di rinviare il tutto a una data futura.
Una situazione surreale, generata da un crescente clima di tensione. Alle 17 l'aula consiliare della Circoscrizione 2 era gremita di associazioni sportive convocate per la presentazione del programma di concessioni da attuare a settembre. Sarebbe dovuta seguire la commissione congiunta con il coordinatore Maurizio Versaci, sul bilancio e la programmazione, ma si è perso tempo, con ritardi dovuti alla persistenza di alcune associazini in aula, alla confusione attorno ai fogli firme, a un generale disordine.
“La documentazione relativa ai contributi per le associazioni ci è stata inviata ieri alle 14. Quando potevamo avere tempo di leggerla, di notte?”: con queste parole si è scagliata contro Gentile la pentasetellata Rita Grimaudo, all'apertura della commissione congiunta. E Franco Protano di Lista civica La Piazza ha subito rincarato la dose: “Qui ci sono in ballo 70 mila euro, avevamo bisogno di vagliare meglio il tutto”. “Temi così importanti, come l'aiuto ai ragazzi disagiati, non si possono liquidare in cinque minuti”, ha dichiarato Juri Bossuto, di Torino in Comune. “I progetti sono stati protocollati il 30 giugno, la commissione convocata troppo presto: mi sembra assai scorretto questo modo di lavorare, gli errori commessi sono gravi”. E dall'estremità a destra della minoranza, Domenico Angelino di Direzione Italia: “Date le dimissioni, le commissioni non si conducono così!”. Questo il coro di voci che ha portato all'abbandono collettivo della sala consiliare, in segno di protesta. Non solo da parte della minoranza, ma anche del Pd, con la capogruppo Rossella Ferrero che si è alzata seguita dai suoi, a eccezione di Carmelo Sciascia e Alessandra Ventre. Dall'altro lato, solo Bossuto è rimasto seduto. La commissione si è così svolta con tre uditori, mentre le associazini intervenute cercavano di nascondere il disagio. “Quella dell'opposizione è pura demagogia”, ha commentato Gentile. “Questa commissione si deve fare perché non c'è tempo da perdere, le attività devono partire a settembre”.
Si tratta di progetti di grande impatto sociale, con servizi di sportello e ascolto per i ragazzi di diversi istituti sparsi sul territorio, ad opera delle associaizoni Koiné, Ulisse e Terra Mia. E a questi si aggiunge il progetto trimestrale “Smart” di Anima Giovane per il centro “L'isola che non c'è”, in via Rubino; il cui responsabile, a margine della dipartita consiliare, ha voluto precisare: “Il costo del lavoro è molto alto: un educatore prende meno di un metalmeccanico e ha le stesse responsabilità di un medico. Il contributo di 12 mila euro della circoscrizione non riuscirà mai a soddisfare tutte le nostre esigenze, ma non siamo qui per chiedere altri soldi. Vogliamo però fare presente che il nostro lavoro è di grande impegno, in tutti i sensi”.
Peccato però che fossero davvero in pochi a recepire il suo messaggio.