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Eventi | 17 luglio 2017, 07:21

Il torinese Marco Travaglio a Collisioni 2017:"Lezioni di giornalismo libero"

"La linea del sistema informativo è ancora dettata dai quotidiani cartacei. La Tv? Òccupati della televisione, prima che la televisione si occupi di te – tanto più che la paghiamo”

Il torinese Marco Travaglio a Collisioni 2017:"Lezioni di giornalismo libero"

Un modo gettonato per definire la 'post verità'? 'Fake news'. Spacciato come un fenomeno nuovo, che serpeggia furtivo sui social, cercano di convincerci che le false notizie inducano le persone a votare in maniera sbagliata. E' così che ci hanno spiegato perché il M5S è cresciuto, perché la Gran Bretagna ha votato per la Brexit, perché Donald Trump è diventato presidente. Le fake news sono sempre esistite, hanno solo cambiato nome: prima le definivamo balle".

Marco Travaglio non ha bisogno di presentazioni. Lo dimostrano le persone arrampicate sui muretti, raggruppate per terra, ammassate lungo il perimetro della piazza in cui è ospite il giornalista.
"I politici sono un po' gelosi di Internet: volevano avere l'esclusiva sulle balle. Ma le balle, sul web, tendono a elidersi tra loro. Se un utente qualsiasi scrive una fesseria, è indubbiamente discutibile, ma non ha peso. Se a dire una falsità online è una testata a tiratura nazionale, è grave. Chi metterebbe in dubbio una notizia sul giornale?".

Quella di Marco Travaglio è una lezione sul giornalismo libero, che mal si confà al sistema precostituito: “Il quale cerca sempre il modo per mantenersi integro: quando compare un outsider -e vince- sussiste un problema. Il sistema a quel punto ha due vie percorribili: domandarsi dov’è stato il suo errore o inventare scuse puerili per non assumersi la responsabilità dei propri errori. Indovinate quale via stanno percorrendo?".

I giornali sono controllati dalle prime file di Confindustria: palazzinari, assicurazioni, colossi del mercato immobiliare. Ogni mattina chi controlla le testate fa scappare una ‘lepre’. Tutti i giornali ovviamente le corrono dietro. Quello che dovrebbe fare un giornale libero è estrarre il fucile e spararle contro”.

Sull’onda delle 'pallottole spuntate', immancabile un commento sulla proposta di legge in merito alla legittima difesa: “E’ mezzogiorno, tiri le tende per fare un pisolino e sorprendi un ladro dentro casa. Acchiappalo, legalo alla sedia e aspetta la mezzanotte per sparargli un colpo!”. Nella piazza rimbombano gli applausi. “Non mi ero accorto che il bubbone del fascismo si stia ingigantendo inesorabile. La Boldrini invita a eliminare la scritta 'Mussolini dux' sull'obelisco del Foro Italico perché ‘inaccettabile’. Principio legittimo: quindi che facciamo? Iniziamo a spianare l'Eur, poi riportiamo le zanzare nelle paludi e aspettiamo le bonifichi Nichi Vendola”.

Federica Cucci (Targatocn)

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