Oltre dodicimila annunci (12.400 per l'esattezza), 240mila arrivi all'anno, un guadagno medio di 1.300 euro per 20 notti di soggiorno. Sono questi i numeri del fenomeno Airbnb in Piemonte, presentati durante la firma tra Regione e colosso dell'home sharing per la creazione di un tavolo permanente. L'obiettivo principale dell'iniziativa, al di la di un maggior rispetto per le regole per la locazione, è l'analisi dei flussi e dell'impatto economico del portale e la raccolta di informazioni utili per il sistema turistico piemontese.
"Il settore delle locazioni turistiche", ha commentato l'assessore al turismo Antonella Parigi, "rappresenta un fenomeno in forte crescita nel nostro territorio, che influenza sempre di più i flussi turistici, soprattutto esteri". "Questo accordo", ha proseguito, "punta a sviluppare una proficua collaborazione con la maggiore azienda del settore, per valorizzare le destinazioni piemontesi, sviluppare studi sull'impatto economico e avere un'immagine più completa del turismo in Piemonte".
Il profilo di chi sceglie il Piemonte attraverso Airbnb è un turista fra i 30 e i 50 anni (49%), in arrivo prevalentemente dall'Europa (90%), meno da Stati Uniti e Canada (5%). In prevalenza si tratta di donne (59%). La durata media del soggiorno è di 3 giorni ed è un turismo di qualità non di massa, alle ricerca di esperienze uniche e originali, come dimostra la popolarità di annunci quali la Casa sull'albero in Monferrato.
"Le persone che scelgono il portale", ha commentato Alessandro Tommaso di Airbnb, "vogliono risparmiare sull'alloggio, ma investono di più sul territorio".