La grande espressività del pontefice Bergoglio vive di una originale teologia narrativa, che è a un tempo tradizionale e innovativa, legata al quotidiano e rivolta a tutti, credenti e non. Nelle sue parole ricorrono appelli di solidarietà sociale per i più deboli, i temi della gioia, dell’amore e della misericordia; ma emergono anche concetti e passaggi problematici come l’incondizionata misericordia di Dio che lascia indeterminati alcuni motivi religiosi tradizionalmente fondamentali quali il castigo, la punizione e l’espiazione del peccato.
Bergoglio mette in atto una faticosa ridefinizione del concetto stesso di peccato: «siamo tutti peccatori» ma perdonati. Dietro al nuovo sforzo ermeneutico e semantico del pontefice si intravede un abbozzo di nuova e potente teologia. Dove porterà questa rivoluzione? Quali sono i contraccolpi teologici e dottrinali?
Gian Enrico Rusconi, storico, politologo e intellettuale è guida di C’era una volta il verbo, tre appuntamenti dedicati alla comunicazione del Papa, che analizzano il discorso religioso per comprendere il nostro tempo. A partire dalla sua grande espressività, il percorso porta a riflettere sulla narrazione tradizionale e allo stesso tempo innovativa di Bergoglio.
Il primo appuntamento Storytelling Divino è lunedì 16 ottobre alle ore 18 con Gian Enrico Rusconi che, a partire dal suo La teologia narrativa di papa Francesco (Laterza) analizza le conseguenze del nuovo modo di narrare il Divino inaugurato dal pontefice sulla Chiesa, sui laici e sulla società in generale. In dialogo con la teologa Marinella Perroni.
Lunedì 23 ottobre alle ore 18, risalendo alle matrici originali del pensiero del Papa, Gian Enrico Rusconi conduce un’analisi articolata dei documenti promulgati in questi primi anni di pontificato, a partire dal libro Papa Francesco. Quale teologia? (Cittadella). In dialogo con gli autori Giannino Piana e Roberto Repole. Modera Giovanni Ferretti.
Lunedì 30 ottobre, ore 18 il ciclo si chiude con Francesco Antonioli che racconta la forza di coinvolgimento e condivisione del «parroco del mondo», icona carismatica, capace di parlare a tutti, a partire da Francesco e noi(Piemme). In dialogo con Gian Enrico Rusconi. In collaborazione con ENS ONLUS – sezione provinciale di Torino – interpretariato LIS fornito da cooperativa Segni di Integrazione Piemonte.
Ingresso libero fino a esaurimento posti