"Trasporto pubblico a Torino finanziato poco e male"

"Il trasporto pubblico locale è stato finanziato poco e male". È questo il giudizio del Gruppo Consiliare del M5S all'indomani della Commissione sui Servizi Pubblici Locali del Comune di Torino, dedicata al finanziamento del tpl, al quale hanno preso parte assessorato ai trasporti del Comune di Torino, assessorato ai trasporti della Regione Piemonte, Agenzia per la Mobilità Piemontese, GTT ed Infra.TO.

"Sono emerse", commenta il gruppo consiliare del M5S, "forti preoccupazioni sulla tenuta di un sistema oggi organizzato senza tre pilastri gestionali essenziali, sui quali l’Agenzia per la Mobilità si è dichiarata nei fatti impotente a decidere".

"E’ stato infatti denunciato", spiegano, "che non esiste un criterio per definire i servizi minimi di trasporto, da cui la concreta possibilità che le risorse possano essere ridotte fino a livelli socialmente e ambientalmente insostenibili ed inaccettabili".

"Mancano anche", proseguono, 'criteri oggettivi sulla ripartizione delle risorse tra i bacini regionali, oggi effettuata su “base storica”, criterio foriero di diseguaglianze e diseconomie".

A preoccupare in particolare i consiglieri l'assenza di una programmazione delle risorse:"che consenta di erogare il servizio richiesto con la certezza di sapere che vi saranno le risorse per finanziarlo".

"Nel corso degli ultimi anni,"- continua il Gruppo, "la mancanza di programmazione e soprattutto di controllo da parte dell’Agenzia ha creato, a fronte di riduzioni dei finanziamenti e di non adeguamento del servizio richiesto, la situazione di forte difficoltà emersa recentemente in GTT."

"Questa situazione espone l’intero sistema del trasporto pubblico locale piemontese a gravi pericoli di tenuta e lo sottomette a discrezionalità potenzialmente non basate su principi di equità ed imparzialità politica. Critico, ad esempio, il finanziamento misto previsto dal contratto di servizio con GTT, con risorse derivanti in parte da biglietti ed abbonamenti, sistema che ribalta sull’azienda le scelte tariffarie fatte dalle amministrazioni politiche", conclude il M5S.