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Attualità | 04 dicembre 2017, 15:28

Voucher e diritto allo studio: in Piemonte aiuti al via dal 18 dicembre

Approvate le graduatorie per l'anno in corso, ma dal prossimo anno si cercherà di allinearle con l'inizio delle lezioni. I fondi serviranno per saldare le rette di iscrizione o per acquistare libri e materiali didattici. Le parole dell'assessora Gianna Pentenero

Voucher e diritto allo studio: in Piemonte aiuti al via dal 18 dicembre

Approvata la scorsa settimana la graduatoria 2016/2017 mentre partirà il nuovo bando per il 2017/2018. In Piemonte inizia l'era del voucher per il Diritto allo studio.

Inizierà dal 18 dicembre e a beneficiarne saranno circa 20 mila famiglie inserite negli elenchi degli aventi diritto e utilizzabili su due fronti, ovvero il pagamento delle rette scolastiche, oppure l'acquisto di materiale e dotazioni didattiche, fino al trasporto scolastico. La suddivisione è generalmente al 40% per le rette (dunque le scuole paritarie) e il 60% per le altre spese.

Ogni famiglia avrà un budget, per un totale di 10,7 milioni. Ovviamente le persone sono suddivise in fasce, da un minimo di 950 a un massimo di 2150 euro per le rette e un minimo da 220 a un massimo da 620 per il materiale didattico. E ci sono alcune maggiorazioni rispetto al passato per quanto riguarda determinate categorie. Alle famiglie arriverà un SMS o una mail con l'ufficialità dell'attivazione del voucher. Ogni operazione non avrà costi di servizio.

Quel che cambia è che non saranno più le famiglie a dover fornire i giustificativi di spesa da farsi rimborsare: una volta a regime, i nuclei famigliari avranno un budget da spendere, ma in forma virtuale, senza passaggio di denaro. Sarà poi l'esercente a fare fattura ai gestori del servizio, che sarà poi saldato dalla Regione.

"Aver introdotto il voucher è una possibilità per le famiglie e i giovani di ridurre i tempi di attesa che negli ultimi anni erano stati notevoli. Ora invece a graduatoria pronta i fondi saranno disponibili. L'obiettivo è di allineare l'approvazione della graduatoria con l'avvio dell'anno scolastico. Ecco perché per quest'anno si è pensato in corso d'anno ad acquisti diverso dai libri, che a oggi sono stati già acquistati", commenta Gianna Pentenero, assessore regionale all'istruzione.

"Sappiamo che zone diverse hanno possibili diverse e quindi la rete di convenzioni sarà capillare, oltre che con le scuole per pagare l'integrazione dell'offerta formativa anche per i punti vendita, dai supermercati alle cartolerie di vicinato". Il modello arriva dalla Lombardia dove, con Edenred, è attivo da 10 anni ed è completamente digitale. Questo permette di profilare i beneficiari, ma anche una totale trasparenza nella gestione delle risorse.

Basta il codice fiscale sulla tessera sanitaria e le realtà convenzionate non hanno nessun costo. Per chi volesse convenzionarsi, bastano dati e IBAN. Alle famiglie basterà recarsi nei negozi o a scuola (per saldare la retta) con il codice fiscale che ne permetterà l'identificazione via Internet.

Oltre ai materiali di base, si cercherà di ampliare l'offerta anche all'acquisto di strumentazione professionale, ma anche i trasporti. Si provvederà a un censimento capillare di tutti i territori e i cittadini stessi potranno segnalare il proprio punto vendita di fiducia, che potrà essere convenzionato.

Oltre a non esserci passaggio di denaro, si potrà mappare anche come, dove e quando le risorse sono state impiegate, così da migliorare il servizio in futuro.

Il contratto di fornitura è biennale, per il momento. Saranno attivati due numeri verdi per chi avesse bisogno di spiegazioni, soprattutto in questa fase transitoria. E sui siti istituzionali compariranno link e informazioni sul tema. Per la regione, il numero verde è 800-333444.

Massimiliano Sciullo

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