/ Collegno-Rivoli-Grugliasco

Collegno-Rivoli-Grugliasco | 31 gennaio 2018, 07:38

Montanari a Grugliasco per "raccontare" la Torino che cambia e punta sul verde

Il vicesindaco del capoluogo ha incontrato università, staff del Comune e agronomi presso la facoltà di Agraria: "Il Piano regolatore è del 1995 e in 23 anni ha subito 500 modifiche. Qualcosa non funziona"

Montanari a Grugliasco per "raccontare" la Torino che cambia e punta sul verde

Torino cambia, Torino si rifà il look e soprattutto Torino "si racconta" ai suoi vicini di casa, i Comuni cioè che si trovano ai suoi confini. Per esempio a Grugliasco, dove ieri pomeriggio il vicesindaco della giunta Appendino, Guido Montanari, ha partecipato a un incontro presso la facoltà di Agraria.

Il capoluogo piemontese conta in questo momento quasi 900mila abitanti e oltre 600 milioni di metri quadri di espansione. "Con un piano regolatore, lo stesso, dal 1995. La città da allora è cambiata e di molto. Basti pensare al ruolo che avevano la Fiat e tutte le industrie in quegli anni e come sono messe ora - ha spiegato Montanari -: in questi 23 anni sono state fatte oltre 500 modifiche. Segno che qualcosa non funziona a quel piano".

L'occasione per parlare delle sorti urbanistiche della città della Mole è arrivata di fronte a una platea composta da università, staff comunale e ordine degli agronomi forestali. "Forse è ora di un nuovo piano? - continua il vicesindaco - mi piacerebbe, ma richiederebbe troppo tempo e denaro che al momento non abbiamo. Stiamo pensando a uno strumento più leggero, ma rigoroso. Occorre semplificare le leggi, ma con la giusta durezza: penso ad esempio all'altezza delle case, o alla destinazione d'uso compatibile".

Al centro delle attenzioni alcune urgenze: la riduzione del consumo di suolo, la tutela delle aree agricole e dei beni culturali. Ma soprattutto "la tutela del verde - aggiunge Paolo Miglietta, dello staff comunale -  Torino nella recente classifica stilata da Boston vede la nostra città al tredicesimo posto a livello nazionale per percezione del verde urbano. Quindi partiamo da un buon punto. Ma il verde in città è passato da verde delle zone culturali, a verde delle aree libere ad oggi: è il nostro grande alleato di fronte ai problemi ambientali".

Il cruccio che si ritrova infatti da risolvere Torino è sempre la gestione del clima e dello smog: "Il verde è la nostra chiave. Ma anche le associazioni, ci sono grandi saperi che fino ad ora sono stati presi poco in considerazione - conclude Montanari - allo stesso modo è impensabile non lavorare con le altre città accanto. Dobbiamo ragionare d'insieme. Stiamo addirittura pensando a un biglietto per i trasporti a tariffa unica senza piu distinzione tra urbano e suburbano".

Federica Vivarelli

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GIUGNO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium