Ore 18 | Sentimenti al negativo #1 | Vergogna Con Marco Belpoliti. A cura di doppiozero Un viaggio nel tempo e nello spazio, dal pensiero giapponese a quello americano, attraverso la “cultura del narcisismo” contemporaneo e autori come Salman Rushdie, Foster Wallace e Kafka, per definire la vergogna, esperienza emotiva, sentimento, stato d’animo, in tutte le sue forme. Il primo incontro di Sentimenti al negativo, dedicato alla vergogna, è con Marco Belpoliti alle ore 18. € 5 | Smart € 3 | Plus e Amici di ToSp gratuito Ore 18 | Follia maggiore Con Alessandro Robecchi e Bruno Ventavoli, TTL La Stampa Prosegue la serie dedicata a Carlo Monterossi, bravo autore di programmi televisivi spazzatura di gran successo, che lui detesta con tutta l’anima, protagonista già di Questa non è una canzone d’amore (2014), Dove sei stanotte (2015), Di rabbia e di vento (2016) e Torto marcio (2017), tutti Sellerio. Accanto a Monterossi, tornano Oscar Falcone, sorta di jolly a suo agio in vari ambienti e dotato di ottimo fiuto, e i sovraintendenti di polizia Ghezzi e Carella, due cani da polpaccio. E soprattutto Milano, che affiora e talvolta straripa dalle pagine. Umberto Serrani è un elegante, anziano, ricco signore cullato dai suoi ricordi. Quando apprende della morte di Giulia – un amore di venticinque anni prima, intenso, totale, un rimpianto mai sopito – vuole sapere di quella morte assurda che sembra uno scippo finito male, chi è stato, perché. E vuole sapere tutto di quella donna amata da lontano, della sua vita solitaria e ordinata, della figlia Sonia, promettente soprano. Follia maggiore (Sellerio) è al Circolo dei Lettori alle ore 18 con Alessandro Robecchi e Bruno Ventavoli, TTL La Stampa Ore 21 | Le formiche non hanno le ali Con Silvia Gentilini e Cinzia Ballesio, SeNonOraQuando? Due donne legate dalla stessa sorte: essere costrette ad abbandonare il loro primogenito. A unirle saranno la difficoltosa ricerca dei figli e la forza che troveranno in loro stesse per superare i traumi del passato. A separarle, invece, sono i tempi, i luoghi e, soprattutto, le motivazioni che stanno dietro quell’abbandono. Silvia Gentilini ha costruito un’opera che, partendo da un’indicibile memoria intima, riesce a farsi racconto universale di una lenta e faticosa riconquista di sé. Le pagine di Le formiche non hanno le ali (Electa Mondadori) danno voce a una sofferenza personale, restituendo un intreccio narrativo che abbraccia un secolo e si fa avvincente epopea familiare al femminile. L’incontro tra l’autrice e Cinzia Ballesio di SeNonOraQuando? è domani alle 21. |