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Eventi | 28 febbraio 2018, 17:30

Enzo Orlando presenta il suo giallo presso la Libreria A-Zeta di Torino

Appuntamento domani alle ore 20.30 con "Il diario Lombroso e il killer dei musei"

Enzo Orlando presenta il suo giallo presso la Libreria A-Zeta di Torino

Si terrà domani, giovedì 1 marzo, alle ore 20.30, presso la libreria A-Zeta di Torino (Via Saluzzo 44) la presentazione del libro d'esordio dell'autore Enzo Orlando dal titolo Il diario Lombroso e il killer dei musei  (Bonfirraro editore). A discuterne insieme con l'autore sarà la bookblogger Chiara Bono.

Nella fredda città di Torino, durante l'inverno del 2011, mentre in città si festeggia il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, uno spietato killer sceglie i musei cittadini come teatro per i suoi crimini. È il commissario Moretti a dare il via alle indagini. I sospetti si indirizzano subito su alcuni gruppi di meridionalisti e neo-borbonici dell’ultima ora, scatenatisi con tutta la loro ferocia sui social contro chi, da sempre, li addita come criminali. Ben presto si comprenderà che nulla è come sembra e l’atmosfera cupa diverrà ancora più impenetrabile alla scomparsa di un diario appartenuto all’antropologo Lombroso, nel quale lo scienziato era solito narrare le sue esperienze nel campo dell’occulto. Dipanandosi fra le suggestive vie della città sabauda, come in un lungo piano-sequenza cinematografico, Il diario Lombroso e il killer dei musei è un complesso thriller dal ritmo incalzante e coinvolgente, dalle mille sfumature scientifiche e filosofiche, che lascerà il lettore disorientato, senza fiato, fino all’ultima pagina.

«Nel libro l’atmosfera del giallo e dell’indagine nella città è decisamente interessante e conquista», dice la bookblogger, Chiara Bono «sembra di seguire nella città lo scorrere degli avvenimenti, le difficoltà di integrazione storiche tra Sud e Nord, forse mai risolte del tutto, le zone di passeggio e di incontro, le tradizioni dei torinesi. Il tutto ovviamente “condito” dalle componenti esoteriche e spiritiche, massoniche, di una città che si presta bene a questo tipo di ambientazione, rimane il dubbio infatti che sia “tutto vero”. Inedita, inoltre, la prospettiva dualistica Nord e Sud, un’interessante alternativa (o contrapposizione) alle indagini del commissario Ricciardi, il napoletano inizio secolo di De Giovanni».

c.s.

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