Torino, eletta Augusta Montaruli: “La vittoria arriva dalle periferie”

Augusta Montaruli è commossa, il risultato al Collegio Uninominale Torino 3 la premia con oltre il 33% dei voti, circa l’1% in più della sfidante del PD, la deputata uscente Paola Bragantini. “Non me lo aspettavo – ha commentato, a caldo, Montaruli, eletta con Fratelli d’Italia – però in questa campagna elettorale ho dato tutta me stessa, la vittoria arriva dalle periferie, dalle Vallette, ed è dove ho sentito di più il calore delle persone. Questo risultato conferma il lavoro fatto in tanti anni”.

Stamattina era regolarmente al lavoro in Tribunale, ieri sera non ha seguito lo spoglio elettorale fino a tardi, ha preferito pensare all’udienza di stamattina. Uscita da lì, ha saputo dell’elezione. “Sono contenta – ha aggiunto – di averlo saputo in Tribunale, perché da qui ho ricominciato la mia vita dopo un periodo difficile. Di me si può dire tutto ma non sono come mi hanno dipinta”. Una sorta di rivincita, insomma, dopo l'assoluzione piena per peculato e la condanna in primo grado per finanziamento illecito nell’ambito di Rimborsopoli, per cui lei e altri 9 consiglieri hanno presentato appello (la cui udienza, a dicembre, era stata rimandata).

“Sono felice – ha poi spiegato Montaruli – che il centrodestra vinca proprio nelle zone in cui ho lavorato. Noi abbiamo iniziato dalle periferie tra il 2009 e il 2010, quando gli altri neanche ci pensavano. Qui il Movimento 5 Stelle, passate le elezioni amministrative, non è stato più presente e si vede”.

Un successo che, comunque, è arrivato per qualche centinaio di voti. “La vittoria è stata netta ma di misura – ha precisato – e sono consapevole del fatto che le persone siano ancora divise. Hanno dato fiducia, ma con la speranza che non ci sia l’ennesimo tradimento vero questi territori. Mi sento quindi l’onorevole del territorio, che va in Parlamento a rappresentare tutti, anche la parte sconfitta”. “I temi principali – ha concluso la neo-eletta – saranno quelli della campagna elettorale: vincere questa crisi economica, porre attenzione verso le periferie e i più deboli, sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista della disabilità”.