Potenziare la vigilanza attiva sui vaccini. È quanto propone la proposta di deliberazione presentata per il Consiglio regionale da Gian Luca Vignale (Mns), illustrata questa mattina in Commissione Sanità, presieduta dal consigliere Domenico Ravetti e per la quale sono aperte le consultazioni on line sul sito del Consiglio regionale fino al 9 aprile.
Il documento - che recepisce quanto prescritto dalle direttive europee sulla farmacovigilanza e previsto dal decreto “Lorenzin” sui vaccini - si propone di raccogliere in maniera sistematica le reazioni avverse alle vaccinazioni che si manifestano nei bambini, per valutare le stime d’incidenza, promuovere studi sulla qualità sanitaria della vita mediante questionari validati in fase pre e post vaccinale e pubblicare dati scientifici. Dovrebbero essere quindi i cittadini a segnalare le reazioni ai vaccini all’Assessorato alla Sanità. Si prevede, inoltre, la creazione di un Centro di vaccinovigilanza attiva regionale all’interno dell’Azienda ospedaliera universitaria Città della Salute di Torino, la creazione di un database elettronico condiviso via web per la raccolta di analisi e dati, l’adozione di questionari certificati per la ricerca clinica e schede di raccolta dati mirate.
La Commissione, come detto, ha disposto la possibilità di effettuare consultazioni on line, sul sito istituzionale, fino a lunedì 9 aprile.
Sempre fino al 9 aprile sono aperte le consultazioni on line sulla proposta di deliberazione presentata per il Consiglio regionale da Marco Grimaldi (Sel) per garantire l’effettivo accesso alle procedure per l’interruzione di gravidanza.
Il documento prevede - tra l’altro - che i presidi medici e le Asl che abbiano una concentrazione di obiettori di coscienza superiori al 50% possano bandire concorsi riservati a medici specialisti che non abbiano prestato obiezione di coscienza e che le stesse aziende, per riequilibrare sul territorio regionale il rapporto fra personale obiettore e non obiettore, possano ricorrere anche alla procedura di mobilità del personale.
L’assessore alla Sanità Antonio Saitta, intervenendo sull’argomento, ha dichiarato che secondo i dati in possesso dell’Assessorato il diritto all’interruzione della gravidanza è garantito complessivamente in tutto il Piemonte ma si è impegnato a un aggiornamento dei dati azienda per azienda.
La Commissione ha - infine - espresso parere negativo sulla proposta di legge 82, “Norme sulla tutela della salute e sulla valutazione del danno sanitario nelle aree del Piemonte a elevato rischio ambientale”, presentata dal primo firmatario Giorgio Bertola (M5s).
Il provvedimento passerà prossimamente all’esame dell’Aula, illustrato dai relatori Bertola (M5s) per la minoranza e Paolo Allemano (Pd) per la maggioranza.