“La rabbia, contro il sessismo che ci colpiva” è stata questa la molla, ha detta delle autrici, che a fatto scattare in loro il desiderio di dedicare un libro solo alle bambine. O meglio, alle bambine ribelli. Una raccolta di storie per fornire stimoli ma anche “strumenti per riconoscere e affrontare questo atteggiamento negativo nei confronti delle donne”.
Il primo volume Storie della buonanotte per bambine ribelli, edito da Mondadori, è stato uno dei casi letterari del 2017, nazionale e internazionale, tradotto in ben 30 lingue. E, forti di un successo di tale portata, le due autrici, Francesca Cavallo ed Elena Favilli, hanno deciso di riprovarci: di scegliere 100 nuove storie di 100 donne straordinarie.
Storie della buonanotte per bambine ribelli 2 è uscito in libreria il 27 febbraio e, da allora, è partito un fitto calendario di presentazioni che, ieri sera, a fatto tappa al Circolo dei Lettori di Torino.
Un pubblico numerosissimo ed entusiasta ha accolto le autrici e il ricco parterre di lettrici, tra cui Evelina Christillin, Petunia Ollister ed Elena Varvello. Queste hanno prestato le proprie voci ad alcune nuove storie presenti nel volume. E così, durante la serata, è stato dato il giusto spazio alle vite straordinarie della fotografa Vivian Maier, dell’attivista sudafricana Nadine Gordimer, della scrittrice J.K.Rowling, e di molte altre ancora fino alla “nostra” Samantha Cristoforetti. “Tutti modelli in cui potersi rispecchiare e trovare una parte di sé”, ha sottolineato Elena Favilli.
Storie che non appartengono a donne fortunate, ma a donne audaci e talentuose, seppur, ha voluto precisare Francesca Cavallo, “Normali, non dotate di super poteri. Le donne straordinarie sono tra di noi, sono le nostre sorelle, le nostre vicine di casa, le nostre madri e le nostre amiche”.
Ed una delle sfide di entrambi i libri è consistita proprio nel riuscire a trasformare vite di persone normali in fiabe, biografie reali in racconti della buonanotte. Ciò è stato possibile partendo da un unico episodio evocativo, intorno a cui le autrici hanno costruito, di volta in volta, un breve racconto con tutti i canoni della favola, come le peripezie dell’eroe, o meglio dell’eroina, e lo scioglimento positivo finale. Il tutto accompagnato da immagini straordinarie, eseguite rigorosamente da donne, illustratrici di ogni nazionalità.
Ora le autrici continueranno il loro tour e, se l’entusiasmo tra il pubblico di ieri può essere considerato un valido metro di giudizio, quest’ultimo non è destinato a finire molto presto.