Torna il Torino Jazz Festival, che si terrà alle Ogr dal 23 al 30 aprile. Giunta alla sesta edizione, la manifestazione riprende il vecchio nome utilizzato fino a due anni fa, puntando sulla contaminazione tra artisti torinesi e internazionali. “Questo è il nostro anno zero – ha commentato il direttore artistico, Giorgio Li Calzi – ma non potevamo dimenticare l’anima dei diversi maestri jazz”. Ma il festival avrà anche uno spazio dedicato al nuovo jazz, quello influenzato dalla musica elettronica o da altri generi moderni, ai quali Li Calzi intende dare risalto. “Ma la sostanza è il jazz”.
Sono 60 i concerti in programma, suddivisi in 19 location, con 250 musicisti coinvolti e 2 anteprime, con la “marching band” Bandakadabra che si esibirà il 21 e il 22 aprile in alcuni mercati torinesi (corso Spezia, via Di Nanni, piazza della Vittoria, piazza Foroni e Porta Palazzo).
C’è poi la questione del luogo, perché per la prima volta il festival si svolgerà principalmente al chiuso. Una necessità di budget e di sicurezza. “Il budget non è milionario – ha precisato Li Calzi – e anche alla luce dei fatti di piazza San Carlo, con le nuove normative, oggi montare un palco in sicurezza può costare anche 150.000 euro, oltre al cachet degli artisti. Il nostro budget, invece, è di circa 600.000 euro, coperti dagli sponsor privati, mentre il Comune di Torino si occupa della comunicazione”. E i sostenitori sono diversi, da Intesa Sanpaolo a Iren, gli sponsor principali, ma anche Toyota, Poste Italiane e Rai, e naturalmente Fondazione Crt con le Ogr che, per Massimo Lapucci, segretario generale di Crt, “sono un luogo che include e che produce”.
Un’altra novità riguarda i “Jazz Blitz”, 40 concerti gratuiti che si svolgeranno nei luoghi di assistenza, dalle case di riposo ai diversi luoghi di accoglienza. L’intento è valorizzare il ruolo sociale della musica.
Tra i concerti in programma spicca l’apertura, che si terrà il 23 aprile al Museo Nazionale del Cinema con la band viennese Radian (ore 20.30). Ma sarà anche riproposto il concerto di Carla Bley e Torino Jazz Orchestra con Steve Swallow (28 aprile, dopo Alberto Gurrisi Trio e Seamus Blake, ore 21, Ogr). L’evento fu annullato nel 2012 a causa del maltempo, quest’anno sarà dedicato alla memoria dell’ex assessore alla cultura Maurizio Braccialarghe, ideatore del Torino Jazz Festival, prematuramente scomparso lo scorso 2 gennaio.
“L’edizione di quest’anno – ha commentato la sindaca, Chiara Appendino – coglie la sfida del rinnovamento, collegando la storia del jazz di questa città all’internazionalità. È anche un tributo ai locali che hanno custodito il jazz e ai musicisti. È motivo di orgoglio quello di far crescere nuovi pubblici, come quello dei giovani”.
“Il festival – ha aggiunto Francesca Leon, assessora alla cultura del Comune di Torino – nasce da un lavoro collettivo e punta anche sulla musica come strumento di inclusione sociale. Ci saranno poi prezzi popolari, tra i 5 e i 12 euro”. La maggior parte degli eventi, però, resterà gratuita.
Il programma completo è qui > http://www.torinojazzfestival.it/