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Economia e lavoro | 03 aprile 2018, 10:10

Piemonte al sesto posto in Italia per le imprese attive nel settore alimentare, Torino prima provincia della Regione

I dati di un interessante studio commissionato da Anticimex

Piemonte al sesto posto in Italia per le imprese attive nel settore alimentare, Torino prima provincia della Regione

Dal 2010 al 2017 l’industria manifatturiera piemontese ha registrato un calo del numero di imprese attive del -12,5%, ma al suo interno esistono settori, come quello alimentare, che hanno saputo reagire: nel 2017 le imprese attive nell’industria alimentare in Piemonte sono 3.872 (-0,3% sul 2016 e +3,1% sul 2010), pari al 10,4% sul totale industria della regione, posizionandosi così al 6° posto in Italia.

Un comparto in cui l’attenzione verso il consumatore è sempre più alta: da un lato aumentano gli interventi di controllo e monitoraggio dei roditori (+10%), che possono causare danni alle aziende e problemi di salute ai consumatori, dall’altro cala l’uso di prodotti chimici grazie a una normativa più stringente e all’uso di tecnologie “intelligenti”.

Questa la fotografia di Anticimex, azienda specializzata nel Pest Management e nei servizi di igiene ambientale, elaborata su base dati InfoCamere-Movimprese e su dati interni. A livello regionale, nel 2017 il numero più alto di aziende dell’industria alimentare si registra nelle province di Torino con 1.669 imprese attive (-0,2% sul 2016) e Cuneo con 932 (+0,1%). Seguono Alessandria con 426 (+1,2%), Asti con 235 (-2,5%), Novara con 213 (-2,3%), Vercelli con 167 (-3,5%), Biella con 127 (+0,8%) e Verbano-Cusio-Ossola (+1%).

E sul fronte della sicurezza alimentare? Secondo i dati di Anticimex in Piemonte cresce l’attenzione delle aziende del settore sul tema della sicurezza e dell’igiene ambientale. Nel 2017, infatti, gli interventi eseguiti contro i roditori che, oltre a essere portatori di malattie, possono anche provocare perdita di prodotto, danni agli impianti e di reputazione, sono aumentati del +10% rispetto all’anno precedente, un dato in linea con la media nazionale (+11%). Le imprese più “virtuose” sono quelle della provincia di Verbano-Cusio-Ossola (+72%), Novara (+35%) e Cuneo (+15%). Aumentano gli interventi, seppur con valori percentuali inferiori, ad Alessandria (+11%), Vercelli (+8%) e Biella (+6%), mentre subiscono un leggero calo Torino e Asti.

Ma ad aver registrato nel 2017 il “boom” maggiore sono le richieste di intervento con l’impiego di nuove tecnologie (+168% sul 2016), che permettono di ridurre l’utilizzo di prodotti chimici e al contempo di rispettare l’ambiente circostante. Sistemi sempre più “intelligenti” che prevedono il monitoraggio e il controllo elettronico dei roditori, h24, 7 giorni su 7, e in grado di comunicare dati sull’attività in tempo reale, permettendo quindi di avere la situazione sempre sotto controllo e di intervenire prima che possano provocare danni.

r.g.

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