Salone del Libro, Grimaldi (LeU-SI): "Liquidata la Fondazione, a rischio più di 100 lavoratori"

Si è costituito ieri, con una lettera pubblica alle istituzioni e ai vertici del Salone del Libro, il Comitato dei fornitori creditori del Salone.

Sono tutte aziende o liberi professionisti del territorio che hanno lavorato per costruire le precedenti edizioni, gestite e organizzate dalla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura di Torino, la quale ancora oggi non ha trovato un criterio per onorare gli impegni e liquidare tutti i crediti in tempi brevi.

Come è scritto nella lettera, nessuna di queste quindici attività – per un totale di circa 150 dipendenti – ha mai ricevuto contestazioni per i lavori fatti, eppure a quanto pare riceveranno entro una data imprecisata un risarcimento di appena il 50% dei crediti, senza interessi moratori. Significa, come sempre in questi casi, che il mancato pagamento ricadrà su dipendenti e fornitori o causerà la chiusura dell’attività stessa. Circa la metà dei crediti deriva dal mancato pagamento del totale delle forniture per il Salone del Libro 2017.

“Negli scorsi mesi siamo stati fra i pochi a chiedere, proprio per evitare ripercussioni sui fornitori, sui lavoratori e sulla buona riuscita del Salone, di tentare nei limiti imposti dalla legge di non mettere in liquidazione la Fondazione” – dichiara il Consigliere di Liberi e Uguali e Segretario di Sinistra Italiana Marco Grimaldi. – “Ci è stato risposto che non c’erano alternative, ma adesso almeno ci si assuma la responsabilità e gli oneri della scelta fatta. Molti dei professionisti che hanno scritto la lettera sono ancora oggi fornitori del Salone per l’edizione 2018. Significa che stanno mettendo al primo posta la buona riuscita della manifestazione. Motivo in più per onorare gli impegni nei loro confronti. Chiediamo alla Sindaca Appendino e al Presidente Chiamparino di trovare subito una soluzione in accordo col liquidatore.”