"Ci sentiamo abbandonati, si vede che la città sta facendo delle cose a livello "macro", ma non micro: sapete bene cosa vuol dire vivere in mezzo agli spacciatori 24 ore su 24". A lanciare questo grido d'allarme è Don Stefano, che guida la Parrocchia di Gesù Crocifisso e Madonna delle Lacrime, in occasione della commissione di approfondimento di due interpellanze su problemi di criminalità e degrado a Borgo Aurora, presentate dal capogruppo dei Moderati Silvio Magliano.
Siamo nel triangolo tra via Saint Bon, via Giaveno e corso Vigevano. Una zona non "ancora periferia, ma neanche centro, dove la microcriminalità scoraggia l'apertura di nuove attività", come hanno sottolineato Magliano e la consigliera del Pd Monica Canalis. Problemi di cui l'amministrazione è "tristemente a conoscenza", come ha sottolineato l'assessore alla sicurezza Roberto Finardi, che ha sottolineato come "alcune operazioni siano un segnale" di attenzione da parte della Città.
Finardi ha inoltre annunciato che se il Comune vincerà un bando con scadenza al 30 giugno, una parte dei fondi verranno destinati ad implementare la sicurezza su quest'area, installando ad esempio nuove telecamere che si vanno ad aggiungere a a quelle acquistate con AxTO. Il Comandante dei Vigili Emiliano Bezzon ha evidenziato come la Municipale si possa impegnare per "garantire la presenza fisica degli agenti, in concomitanza con eventi della parrocchia, che fisicamente e visibilmente scoraggiano gli spacciatori".
Bezzon ha inoltre dichiarato che si impegnerà a portare "la specificità del territorio" all'attenzione del tavolo della sicurezza, affinché sia oggetto di uno degli interventi ad alto impatto, messi in atto dalla Questura, per contrastare spaccio e microcriminalità.