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Economia e lavoro | 19 aprile 2018, 16:25

Il vecchio "tapporosso" cambia look: Centrale del latte rinnova il suo stabilimento di Torino e si ribella alle fake news

Una delle aziende storiche del territorio abbraccia il futuro. E anche il latte punta a diventare 4.0. Luzzati: "I nostri consumi danneggiati dalle bufale online"

Il vecchio "tapporosso" cambia look: Centrale del latte rinnova il suo stabilimento di Torino e si ribella alle fake news

Un marchio storico, che ha "cresciuto" con il suo tappo rosso generazioni di torinesi (e non solo). La Centrale del Latte, che ormai si muove su piani internazionali e globali, non dimentica le sue radici. E mette in opera una vera rivoluzione per il suo stabilimento di via Filadelfia, a Torino.

Un'operazione di riammodernamento che affonda le sue radici (burocratiche) a novembre 2016, ma che ora è pronta a partire. Semaforo verde arrivato a febbraio e che ora si prepara a cambiare letteralmente i connotati non solo all'azienda, ma anche al quartiere che la ospita, nel cuore di Santa Rita.

In dettaglio, sarà costruito un nuovo magazzino completamente automatizzato, mentre l'ala Est dell'attuale stabilimento diventerà coperta e refrigerata. Destino simile per il lato Nord, mentre sarà ampliato l'edificio a Nord Ovest. All'interno di queste aree troveranno posto nuove linee di confezionamento, ma anche trattamento della materia prima. Complessivamente, un intervento da 22 milioni di euro, che si concluderà entro il 2021.

Ma oltre agli interventi logistici, c'è una battaglia da combattere anche dal punto di vista culturale. "Il latte è stato colpito da molte fake news - spiega Marco Luzzati, direttore commerciale di Centrale del Latte d'Italia - e questo ha portato a un calo delle vendite e dei consumi, a tutto beneficio delle bevande vegetali, ma anche arrivando a modificare le abitudini alimentari. Ma ora è chiaro che queste notizie sono infondate".

E se sul fronte delle operazioni di acquisizioni per ora nulla sembra muoversi, almeno ufficialmente, dal punto di vista dell'occupazione si va verso un "rinnovo generazionale, con figure professionali più adeguate a quella che sarà la nostra naturale evoluzione", spiega Luigi Luzzati, presidente di Centrale del Latte.

Massimiliano Sciullo

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