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Economia e lavoro | 19 aprile 2018, 12:05

Italiaonline, i sindacati: "72 giorni per convincere l'azienda a ritirare la procedura di licenziamento collettivo"

È questo il messaggio che i sindacati e l'Rsu hanno comunicato ai lavoratori nel corso del presidio che si è svolto questa mattina davanti alla sede di corso Mortara

Italiaonline, i sindacati: "72 giorni per convincere l'azienda a ritirare la procedura di licenziamento collettivo"

"Abbiamo 72 giorni per convincere Italiaonline a ritirare la procedura di licenziamento collettivo, per fare diventare la nostra vertenza il simbolo del malcostume italiano". È questo il messaggio che i sindacati e l'Rsu hanno comunicato ai lavoratori nel corso del presidio che si è svolto questa mattina davanti alla sede di corso Mortara.

Una riunione che arriva all'indomani di quella svoltasi al MISE alla presenza del Ministro Carlo Calenda, dove i vertici dell'ex Seat hanno messo sul piatto un'offerta da molti definita un "ricatto" che, sui 400 esuberi annunciati, prevede la salvezza "fino a duecento". Una formula giudicata "una presa in giro" dai sindacati e dallo stesso Calenda, perché potenzialmente nel nuovo progetto di rilancio di Torino potrebbero essere anche solo in "tre".

Una proposta che determinerebbe la chiusura della sede del capoluogo piemontese, come ha spiegato l'assessore al commercio Alberto Sacco questa mattina durante il presidio: "Italiaonline vorrebbe tenere qua quella parte di azienda di staff, circa una novantina di persone, al marketing e commerciale verrebbe proposto il trasferimento ad Assago con un anno di treno e metropolitana pagato, mentre 400 farebbero cassa integrazione con causale cessazione dell'attività e non riqualificazione".

"Durante questo anno", ha aggiunto, "partirebbe questa divisione che si occuperebbe di digitalizzazione, che coinvolgerebbe circa duecento lavoratori". Una cifra, quest'ultima, appunto non certa.

"È una proposta vergognosa", ha commentato Sonia Doronzo della Rsu, "la prima data fondamentale in cui dobbiamo fare sentire la nostra voce è il 27 aprile a Milano, dove è prevista l'assemblea degli azionisti. Noi chiediamo", spiegano i sindacati, "da giugno 2018 e, a seguire, la cassa integrazione per riorganizzazione".

"L’utilizzo degli ammortizzatori sociali dovrebbe essere accompagnata da un piano formativo che coinvolga tutti i dipendenti di Italiaonline", concludono.

“Invitiamo l’azienda ad essere precisa nelle sue affermazioni: con le istituzioni locali non è stato sottoscritto alcun accordo. Il ministro Calenda, come noto, ha presentato una proposta di risoluzione della vertenza intorno alla quale, come emerso nell’incontro di ieri, le posizioni restano per ora distanti”. Lo dichiarano l’assessora al Lavoro della Regione Gianna Pentenero e l’assessore al Lavoro del Comune di Torino, in merito alla nota di Italiaonline in cui si fa riferimento a un presunto accordo che sarebbe stato sottoscritto con il Ministero e le istituzioni locali.

Cinzia Gatti

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