Philippe Daverio, critico e divulgatore artistico, conduce la lezione per immagini Quando il cibo è arte, giovedì 14 giugno, ore 21 al Circolo dei lettori, viaggio attraverso la pittura dall’Ottocento al Novecento, analizzando riti, abitudini e luoghi legati alla tavola nella storia dell’arte. Un racconto dedicato al cibo e al suo rapporto con l’arte, che ci svela il ruolo centrale che ha sempre avuto per storia dell’umanità.
Il cibo ha ricoperto da sempre un ruolo centrale nelle opere d’arte di ogni le epoche, dai graffiti preistorici, passando dai mosaici pompeiani e bizantini, fino alle opere del Rinascimento, il cibo ha sempre occupato un posto di rilievo, destinato a comunicare all’osservatore la natura del quadro. Ma andando avanti nel tempo, il cibo è diventato simbolo dello status sociale dei protagonisti delle opere, ma si deve attendere il 1599 perché Caravaggio dipinga la famosa Canestra di frutta, dove il cibo non è accessorio bensì protagonista della tela. Agli inizi del 1600 si comincia a utilizzare l’espressione “Still Leben”, letteralmente “vita ferma”, poi diventato “natura morta”. Poi Arcimboldo, il “mangiatore di fagioli” di Carracci, il piatto di patate, unica pietanza a disposizione di un povero, celebre opera di Van Gogh. Nel XX secolo, il cibo diventa ispiratore di realtà oniriche o di grande verismo, come Il sogno trasformatodi De Chirico e La Vucciriadi Renato Guttuso. Con la Pop Art, rappresentare il cibo diventa veicolo di racconto del consumismo, basti pensare a Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Claes Oldenbourg e Rauschemberg.
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili. L’appuntamento fa parte di Lezioni e dialoghi tra cibo e cultura a cura di Bocuse d’Or Europe OFF 2018,
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