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Attualità | 13 giugno 2018, 14:08

Avventura a lieto fine per una marmotta rimasta nel motore di un camper arrivato a Verolengo dalla Valle Stura

Il "passeggero clandestino" è in buono stato di salute

Avventura a lieto fine per una marmotta rimasta nel motore di un camper arrivato a Verolengo dalla Valle Stura

Una gita al Santuario di Sant’Anna di Vinadio, per ammirare la natura incontaminata della cuneese Valle Stura di Demonte, si è trasformata in un’esperienza insolita, ma a lieto fine per la famiglia Comacchio di Verolengo, che, nel pomeriggio di martedì 12 giugno ha sentito acuti e prolungati fischi provenire dall’interno del camper, parcheggiato nel cortile della propria abitazione.

Una volta aperto il vano motore, dietro la batteria si intravedeva un animale dal colore simile a quello di un gatto. Già, ma i gatti non emettono fischi… La signora Alessandra Comacchio ricordava però di aver sentito quei fischi domenica 10 giugno durante la gita al Santuario di Sant'Anna di Vinadio: erano i fischi emessi dalle Marmotte.

Gli agenti faunistico-ambientali del Servizio Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana di Torino, chiamati dalla signora Alessandra, sono intervenuti sul posto ed hanno catturato con un laccio la spaventata Marmotta, con molte difficoltà e con l'ausilio della veterinaria Gabriella Capra, residente a Verolengo e gentilmente intervenuta nel caso vi fosse stato bisogno di effettuare una narcosi. L'animale è in buono stato di salute e in giornata verrà liberato in alta montagna, in una località idonea e già colonizzata dalle marmotte.

Gli agenti del Servizio Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana spiegano che può capitare che animali selvatici spinti dalla ricerca di cibo o dalla ricerca di un luogo caldo si ritrovino in situazioni strane come quella vissuta dai signori Comacchio.

“Questa vicenda a lieto fine, - sottolinea il Vicesindaco metropolitano Marco Marocco, con delega alla tutela della fauna e della flora – ci consente di ricordare che la Città Metropolitana di Torino, grazie al progetto Salviamoli Insieme e grazie alla collaborazione dei cittadini, recupera ogni anno circa 3000 animali selvatici, dei quali il 40% circa viene restituito alla vita in natura in quanto in grado di riambientarsi in luoghi adatti”

A CHI RIVOLGERSI QUANDO SI RINVENGONO ANIMALI FERITI O IN DIFFICOLTA’: IL PROGETTO “SALVIAMOLI INSIEME” DELLA CITTÀ METROPOLITANA

- Città Metropolitana di Torino-Servizio Tutela della Fauna e della Flora, corso Inghilterra 7, Torino, telefono 011-8616987, cellulare 349-4163347; dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 14,30, il venerdì dalle 9 alle 13

- Centro Animali Non Convenzionali dell’Ospedale Veterinario della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Torino, largo Braccini 2, Grugliasco, telefono accettazione 011-6709053 e 366-6867428. In orario notturno l’accesso avviene dal numero civico 44 di via Leonardo da Vinci.

r.g.

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