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Economia e lavoro | 16 giugno 2018, 08:20

Dopo Lavazza, anche per L'Oreal di Settimo Torinese arriva il nuovo contratto

Firmato l'integrativo dopo 7 mesi di trattative: riguarderà 400 addetti e avrà tre anni di durata

Dopo Lavazza, anche per L'Oreal di Settimo Torinese arriva il nuovo contratto

Dopo sette mesi di trattativa per il rinnovo del contratto integrativo aziendale, è stato firmato ieri tra Filctem Cgil - Femca Cisl – Uiltec Uil e l'azienda, l'accordo che riguarda i circa 400 addetti dello stabilimento produttivo Saipo L'Oréal di Settimo.
Il contratto ha validità tre anni, dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2020.

Il contratto contiene molti aspetti innovativi, a partire dall'introduzione di un progetto condiviso sulla responsabilità sociale dell'azienda. E arriva a pochi giorni da una firma simile - nei contenuti e nelle prospettive - apposta da Lavazza.
Per i genitori al lavoro e l'assistenza ai familiari (anziani o non autosufficienti), il progetto prevede una serie di permessi retribuiti e agevolazioni, come: 40 ore di permessi retribuiti per le visite mediche dei dipendenti, dei figli fino all'8° mese di età e dei famigliari non autosufficienti; accesso al part-time per il bambino fino al 3° anno di età e anche per i genitori non autosufficienti; possibilità di avere un'integrazione del 15% a carico dell'azienda per l'estensione facoltativa del congedo parentale, permessi di due mezze giornate l'anno anche cumulabili per l'assistenza al bambino o all'anziano malato.

Il contratto prevede inoltre 10 giorni di permesso retribuito al padre lavoratore per la nascita del/della figlio/a e borse di studio per i figli dei dipendenti; contributo per retta dell'asilo nido; 3 giorni l'anno di autocertificazione per assenze dovute ad indisposizione del lavoratore. L'azienda aumenta a 0,2% il contributo a suo carico per la pensione integrativa contrattuale, vengono erogati 250 euro sul conto welfare utilizzabili per il fondo previdenziale di categoria; si inserisce un osservatorio per analizzare le modalità di svecchiamento del personale, anche attraverso forme di part-time oltre che quelle previste dalla legge. Si inserisce il concetto di formazione per la riqualificazione dei lavoratori, viene ridotto di 40 ore annuo, a parità di salario, l'orario di lavoro, attestando quindi l'orario settimanale molto vicino alle 35 ore. Infine viene introdotto un premio variabile di 2.120 euro, a cui si aggiunge un premio presenza di circa 1.000 euro.

“Si tratta di un contratto innovativo – ha dichiarato Alfonso Provenzano, della Filctem- Cgil - che punta a ridistribuire il lavoro che c'è, a riqualificare i lavoratori per adeguarli alle nuove tecnologie tramite la formazione, inserisce una buona quantità di permessi non solo per i figli ma anche per i genitori anziani, costruisce un accordo di welfare buono perchè è incentrato prevalentemente sulla previdenza complementare e contiene le quantità economiche del salario proveniente dalla contrattazione di secondo livello, da utilizzare per le piattaforme welfare".

M.Sci

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