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Politica | 20 giugno 2018, 15:13

"Olimpiadi 2026 e Metro 2: se Appendino chiede un aiuto in aula per avere la maggioranza, il Pd è disponibile"

La lettera aperta del Partito Democratico a firma Stefano Lo Russo e Mimmo Carretta. Anche Napoli (FI) esprime parere favorevole alla candidatura olimpica

"Olimpiadi 2026 e Metro 2: se Appendino chiede un aiuto in aula per avere la maggioranza, il Pd è disponibile"

Il Pd apre al Movimento 5 Stelle e alla giunta Appendino sulla questione Metro 2 e Olimpiadi 2026.

Ecco, di seguito, la lettera aperta firmata dal capogruppo in consiglio comunale Stefano Lo Russo e dal segretario metropolitano Mimmo Carretta: "La notizia relativa ad alcune indiscrezioni del dossier per la candidatura di Torino alle
Olimpiadi 2026 ci fornisce l’occasione per ribadire la piena disponibilità del Partito Democratico a lavorare insieme all’Amministrazione Comunale al fine di rendere ottimali le scelte da compiere per la predisposizione del documento di candidatura".

"In particolare l’opzione di collocare il Villaggio Olimpico nell’area della Manifattura Tabacchi non solo ci trova particolarmente favorevoli ma rende del tutto evidente l’opportunità di proseguire nella progettazione della Linea 2 della Metropolitana tenendo in considerazione non solo l’attuale domanda trasportistica ma anche quella futura. Abbiamo da sempre ritenuto infatti che la Linea 2 potesse rappresentare non solo una linea di trasporto pubblico ma anche uno straordinario strumento di riqualificazione della Zona Nord e che potesse essa stessa essere attivatrice di processi di rigenerazione urbana. Chiediamo pertanto che la progettazione in corso si sviluppi lungo il tracciato già determinato nel 2015 individuando altresì anche nella zona Nord un’area di deposito e manutenzione da progettare insieme e non in alternativa a quella dell’area Sud di Mirafiori che va confermata".

"Siamo consci dei problemi politici che Appendino ha in Sala Rossa e del fatto che ad oggi sulle Olimpiadi 2026 non ha una maggioranza consiliare a suo sostegno. Riteniamo però che sottrarre la discussione all’Aula consiliare per non mettere in evidenza l’assenza della maggioranza, sia un errore politico ed un escamotage tattico di scarso respiro, soprattutto in relazione all’obiettivo. Per questa ragione, pur essendo convinti che la candidatura Olimpica di Torino non sia sufficiente a mascherare l’assenza di visione strategica di Appendino sulla Città, le ribadiamo che, se ritenesse di coinvolgerci, troverebbe disponibilità da parte del Partito Democratico a fornire i numeri per l’approvazione degli atti consiliari necessari all’avvio del Comitato Organizzatore".

"Auspichiamo che Appendino non rimanga vittima dei veti del Gruppo Consiliare M5S e che, come capitò con il finanziamento per la progettazione della Linea 2, chieda aiuto alle forze politiche di minoranza che condividono il progetto. Solo compatti si può raggiungere l’obiettivo".

Questa, invece, la dichiarazione dell’on. Osvaldo Napoli, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale: "Forza Italia crede alla forza strategica dei “grandi eventi” e alle loro ricadute positive nella vita quotidiana dei cittadini, superiori sempre e in ogni caso alle possibili conseguenze negative. Nasce da questa convinzione il sostegno pieno e convinto alla candidatura di Torino per ospitare i giochi olimpici e paralimpici invernali del 2026".

"Per questo motivo Forza Italia non ha pregiudizi nel riconoscere la bontà del dossier allestito dall’amministrazione grillina di Torino per presentare, prima al Coni poi al Cio, la candidatura della città. Il nostro sostegno va a diversi punti del masterplan, in particolare alla trasformazione della Manifattura Tabacchi nella casa degli atleti e nel completamento della linea Metro 2".

"Bene sarebbe che questo dossier, di cui conosciamo le anticipazioni fornite dalla stampa, fosse condiviso in sede di Consiglio  comunale. In questo modo il sindaco e la giunta avrebbero la possibilità di verificare l’ampiezza dei consensi che vanno ben oltre la maggioranza pentastellata. Questa circostanza non deve spaventare nessuno, neppure quella maggioranza grillina attraversata al proprio interno da divisioni più o meno profonde. Anche perché la presentazione del dossier per la candidatura è solo il primo atto amministrativo al quale altri dovranno seguirne e i problemi schivati oggi si ripresenteranno intatti domani".

r.g.

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