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Attualità | 29 giugno 2018, 20:42

Una barca a vela nel cuore di Barriera di Milano

Domani, sabato 30 giugno, verrà presentato lo skiff “Anatra Zoppa” in via Courmayeur a Torino

Una barca a vela nel cuore di Barriera di Milano

Sarà proprio nel cortile del Circolo Anatra Zoppa, in via Courmayeur 5, che domani, sabato 30 giugno, dalle ore 14.30, verrà presentato al pubblico lo skiff che prende il nome dallo storico luogo d’incontro di Barriera di Milano: si tratta di una barca a vela che vuole essere un ibrido tra il design moderno e l'artigianato di vecchio stampo.

Il progetto nasce nel 2017 in seguito all’esperienza maturata da Filippo Maffezzoli ed Enrico Grassilli nel Polito Sailing Team, un team studentesco del Politecnico di Torino che compete nella regata “Milleunavela Cup” con altre università italiane ed europee. La necessità di una figura esperta nella lavorazione del legno ha quindi incontrato l’interesse di Febin Rosso, definendo l’attuale formazione e dando il via ai lavori.

«L’“Anatra Zoppa” è il primo progetto di Studio 42bis: abbiamo costruito una deriva biposto di 4,6 metri in mogano ed okumè, caratterizzata da un design innovativo per forme e concetto» raccontano con entusiasmo Enrico, Febin e Filippo. «La barca prende il nome dal circolo “Anatra Zoppa” di Torino, che ci ha accolti per oltre un anno nel suo laboratorio di falegnameria, mettendoci a disposizione spazi e strumenti». Il presidente del circolo, Isidoro Carrera «ho fortemente voluto che questo progetto vedesse la luce nel nostro laboratorio e premiasse l’intraprendenza di questi giovani, quindi adesso spero che in molti vengano ad ammirarlo».

Lo scafo, progettato mediante l’utilizzo di software per il disegno e la simulazione ricercando soluzioni originali ed efficaci per migliorare le prestazioni dello scafo senza compromettere la semplicità d’uso e la sicurezza, è stato realizzato in fasciame di mogano e resina epossidica, mantenendone un peso ridotto a fronte di una notevole superficie velica. Per ottenere una maggior precisione le appendici sono state realizzate mediante fresatura a controllo numerico da “FaberSum” di Andrea Patrucco, studio torinese di lavorazione CNC, mentre il piano velico è stato progettato e realizzato in collaborazione con la rinomata veleria “EuroSails” di Trieste, affidandosi all’esperienza di Roberto Vencato. La direzione artistica del progetto è stata affidata all’Atelier Insensé di Torino.

Anche gli Statuto hanno cantato di Torino che “qui non c’è il mare”, eppure il Piemonte accoglie grandi eccellenze nel campo della nautica. Studio 42bis ha fatto arrivare il mare a Torino a bordo di un progetto che dura da più di un anno e che ha avuto la possibilità di crescere e maturare presso il Circolo ARCI Anatra Zoppa per volere del suo presidente Isidoro Carrera. Durante la giornata del 30 giugno sarà possibile vedere l’imbarcazione da vicino e dissetarsi presso il bar del circolo o eventualmente cenare su prenotazione, per chi arriverà più tardi.

Il prossimo 15 luglio lo skiff lascerà Torino e raggiungerà il mare per il varo, quindi quale occasione migliore di un sabato di giugno per ammirare quest’opera di alta ingegneria che trasporta la mente attraverso il romantico dondolare delle onde.

c.s.

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