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Attualità | 05 luglio 2018, 10:46

Aurora, impianti di via Carmagnola: via all’esternalizzazione

La Circoscrizione 7 prepara un bando per dare in gestione la struttura, poca partecipazione, però, alla commissione pubblica. Ora c’è tempo fino al 20 luglio per proporre idee

Aurora, impianti di via Carmagnola: via all’esternalizzazione

Esternalizzare gli impianti sportivi di via Carmagnola, l’intento della Circoscrizione 7 è questo. Troppo onerosa la gestione, anche per via delle diverse intrusioni che si sono verificate nel corso del tempo, ma più che altro serve un progetto sportivo ben strutturato. Da qui l’idea del bando, che è stata discussa ieri in commissione, al centro civico di corso Vercelli, durante un evento aperto al pubblico che tuttavia è stato poco partecipato dalla cittadinanza. Peccato.

In ogni caso la 7 va avanti e, fino al 20 luglio, mette a disposizione l’indirizzo email informa7@comune.torino.it per ricevere proposte dei cittadini in merito alle indicazioni da inserire nel bando, oltre alla diffusione attraverso i canali ufficiali. Tre, nelle intenzioni della giunta, sono i punti sui quali dovrebbe essere valutato l’eventuale assegnatario: progetto sociale, progetto sportivo e capacità economica. “L’iter – ha spiegato Luca Deri, presidente della 7 – dovrebbe concludersi tra dicembre e gennaio prossimi”.

“I campi di calcio a 5 – ha aggiunto Nando D’Apice, coordinatore allo sport – per anni sono stati calpestati da tante persone. Creare un campo a 8, invece, consentirebbe di avere anche una scuola calcio, magari in collaborazione con associazioni sportive già esistenti”. E, in effetti, manca un centro sportivo nel quartiere Aurora. “Dobbiamo sfruttare al massimo questa struttura – ha sottolineato Davide Lantermino, consigliere del Movimento 5 Stelle – ma in maniera tale che sia aperto a tutti i cittadini. È un’opportunità da non perdere”.

Nelle idee della 7 c’è l’apertura all’inserimento di un piccolo chiosco all’interno dell’area, di quelli tipici delle società sportive, che vendono bibite e panini. Un piccolo spazio di ristoro. “Si può pensare anche a un’area per attività polivalenti – ha aggiunto Deri – ma devono prevedere una redditività”. C’è, infatti, il discorso economico, al di là del fatto che i canoni sarebbero calmierati. “Serve un grosso investitore” ha suggerito la consigliera Patrizia Alessi, di Fratelli d’Italia, mentre il consigliere Lantermino ha invece sottolineato l’importanza di un sostegno economico da parte delle istituzioni, magari coinvolgendo fondazioni bancarie o altri enti perché aiutino i privati a sostenere le spese di gestione.

La concessione, in futuro, varierebbe tra i 5 e i 20 anni, parametrata in base all’investimento economico. “Mi impegno – ha precisato il presidente Deri – a dare rilevanza alla parte sociale”. Perché la prerogativa è dare vitalità alla struttura perché riesca a catalizzare le energie positive del quartiere, dove tanti giovanissimi avrebbero davvero bisogno di uno spazio dove praticare sport all’aperto. “Mi stupisce – ha commentato Daniele Moiso, consigliere della Lega – vedere così poca gente. Mi spiace, il recupero degli impianti potrebbe essere un’occasione di riqualificazione per il quartiere”. Aspetto sottolineato anche da Pino La Mendola, che ha ipotizzato un’eventuale “asse” di riqualificazione tra via Carmagnola e le ex Ogm. Ora si attendono idee, prima di dare il via all’iter amministrativo.

Paolo Morelli

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