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Attualità | 14 luglio 2018, 17:37

Ronaldo-mania, il ristorante Pereira: "Siamo pronti a curare la febbre portoghese"

A Torino è considerato il locale tipico per gustare la cucina lusitana, soprattutto pollo. "Se CR7 vorrà mangiare i piatti del suo Paese, saremo felici di averlo qui da noi"

Ronaldo-mania, il ristorante Pereira: "Siamo pronti a curare la febbre portoghese"

"Siamo molto contenti e sorpresi dell'arrivo di Cristiano Ronaldo in città. Se vorrà mangiare il pollo cucinato alla portoghese, saremo ben felici di averlo qui da noi". René Matta è il titolare del Pereira Grill, ristorante di cucina lusitana che ha aperto i battenti in città soltanto 8 mesi fa, quando però nessuno avrebbe mai immaginato che, sotto la Mole, sarebbe arrivato il portoghese più famoso del pianeta.

E sotto la Mole non è un modo di dire, per il Pereira, visto che lavora in via Sant'Ottavio, all'angolo con via Principe Amedeo, a un passo da via Po e dal quel  centro cittadino dove l'agente di CR7 ha confidato che il suo assistito prenderà casa. Insomma, scendere a mangiare un boccone tra sapori amici potrebbe diventare un'abitudine. "Siamo pronti a preparare le specialità di casa sua, come il pollo con la salsa piripiri, condimento tipico del Portogallo, ma di origine angolana dove c'erano le colonie portoghesi".

E qualcuno ha già scoperto il ristorante, in passato. "Sono venuti a mangiare da noi i tifosi portoghesi che hanno sfidato la Juventus in Champions league - dice Matta - e hanno fatto delle belle tavolate per stare un po' insieme. E hanno bevuto la birra portoghese, che abbiamo soltanto noi a Torino. Si chiama Super Bock ed è utilizzata anche dallo stesso Cristiano Ronaldo nei suoi locali di ristorazione che ha nel mondo".

Ma come mai proprio la cucina portoghese, nel capoluogo piemontese? "Ci siamo innamorati del Paese, della sua cultura e della sua cucina nel corso di tanti viaggi che abbiamo fatto laggiù. E così abbiamo pensato di farla conoscere qui, a Torino. Abbiamo aperto da pochi mesi, ma c'è già grande apprezzamento".

Figurarsi ora che è arrivato il Fenomeno portoghese. "Siamo pronti a curare la febbre portoghese", assicura René, che poi ammette? "Io juventino. No, in realtà non seguo molto il calcio".

Massimiliano Sciullo

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