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Economia e lavoro | 09 settembre 2018, 08:59

Alessandro Adinolfo: la storia del talento torinese del poker sportivo

Negli ultimi anni i torinesi appassionati di discipline competitive hanno iniziato a seguire le imprese al tavolo verde di uno dei maggiori talenti italiani di Texas Hold'em sportivo: Alessandro Adinolfo

Alessandro Adinolfo: la storia del talento torinese del poker sportivo

Negli ultimi anni i torinesi appassionati di discipline competitive hanno iniziato a seguire le imprese al tavolo verde di uno dei maggiori talenti italiani di Texas Hold'em sportivo: Alessandro Adinolfo. Attualmente alla posizione numero 192 della Italy All Time Money List, la classifica dei giocatori più vincenti della storia italiana del gioco, il piemontese ha vissuto il momento migliore in carriera a cavallo tra il 2015 e il 2016, anni in cui ha raggiunto le vette del poker nazionale

Adinolfo inizia a collezionare risultati importanti fin dal 2008, anno dell'esordio ufficiale. Nella prima stagione conquista un incoraggiante terzo posto nel torneo No Limit Hold'em Ko della Notte degli Assi 4 e il nono posto nel Campionato KS poker di Saint Vincent. E proprio la meravigliosa cittadina aostana sarà il teatro dei successi più importanti della sua carriera.

Nel 2009 la bacheca si arricchisce di un importante terzo gradino del podio nel Campionato Italiano di Sanremo e di un piazzamento a premi nel Main Event Ipt. Ma è nell'anno seguente che Adinolfo festeggerà la prima vittoria in un side event, ancora dell'IPT di Sanremo. Sarà il risultato che lo convincerà a tentare la strada dal professionismo.

Una scelta che, dopo un periodo di studi delle strategie e delle dinamiche del gioco, lo porterà ad alzare l'asticella dei risultati. Nel 2011 il piazzamento più importante è il terzo posto nel torneo 100 No Limit Hold'em dell'Ipt di Sanremo. È però nel corso della stagione 2013 che cambiano definitivamente le prospettive e Adinolfo diventa uno dei nomi emergenti del poker italiano.

Nel corso di quella annata indimenticabile il torinese prima si piazza terzo a maggio nel Bounty Turbo dell'Ipt 4 di Sanremo per poi raggiungere quello che fino ad allora è il più importante risultato in carriera: il sesto posto assoluto nel Main Event delle ISOP, le Italian Series of Poker.

Terminato il 2013 con l'ottima seconda piazza nel Main Event della Tilt Poker Cup (dietro solo ad Alessandro Fasolis e davanti a campioni come Maurizio Musso e Marcello Montagner) e dopo un 2014 impreziosito dall'esordio internazionale nell'European Poker Tour, Adinolfo svolta definitivamente nel 2015.

Siamo appunto a Saint Vincent e a luglio si gioca la settima tappa stagionale Ipt. Il field del Main Event è di quelli che fanno tremare i polsi ma dopo un torneo ricco di colpi di scena e ribaltamenti di fronte sarà proprio Adinolfo a conquistare il primo personale trionfo all'Italian Poker Tour. Una vittoria che merita un trattazione a sé. Partito dallo stack più piccolo tra gli otto finalisti, il torinese inizia a eliminare avversari grazie a una strategia molto aggressiva e alla capacità di leggere le debolezze dei rivali. Restano in 3: Adinolfo, Consales e Caridi.

Subito eliminato Consales, la vittoria resta affare per due con il piemontese che deve vedersela in heads up con Giuseppe Caridi, uno dei nomi più importanti del poker nostrano e recente vincitore della Festival London Cup. Il testa a testa partirà all'insegna dell'equilibrio e delle emozioni ma dopo 20 minuti di giocate spettacolari sarà Adinolfo a trionfare e a conquistare la prima Picca in carriera.

Nel 2016 continuano ad arrivare risultati importanti. Dopo due piazzamenti a premi in due tappe dell'Only The Barracudas di Campione d'Italia e un ottavo posto nel Main Event del Mini Ipt di Saint Vincent, Adinolfo ottiene un'altra vittoria, questa volta nel torneo 20 No Limit Hold'em del The Dark Side of the Week.

Ultimo piazzamento in ordine di tempo (a ottobre 2017) il quarto posto nell'evento principale delle Palatorino Poker Series.

Una carriera all'insegna della costanza dei risultati, quella del torinese, che dopo aver attraversato un periodo di difficoltà tra 2013 e 2014, ha deciso di impegnarsi per migliorare il proprio approccio mentale ai tornei e per affinare le strategie di gioco. Una scelta che ha pagato e che l'ha portato a toccare i vertici della disciplina a livello nazionale.

 

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