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Eventi | 16 settembre 2018, 12:50

I baronetti di Liverpool sul palco coi disabili: quest'anno i Beatles Days accolgono tutti a Hiroshima Mon Amour

La nuova edizione del festival dedicato ai "beatlesiani" si terrà il 22 e 23 settembre per la prima volta in collaborazione con Anfass

I baronetti di Liverpool sul palco coi disabili: quest'anno i Beatles Days accolgono tutti a Hiroshima Mon Amour

"Remember to let her into your heart, then you can start to make it better". Così scriveva la coppia d'oro Lennon/McCartney consolando Jude con le note di una canzone, da portare nel cuore per sconfiggere paura e tristezza.

E se davvero i Beatles hanno segnato la storia della musica mondiale, questo è anche dovuto alla loro capacità unica di comunicare messaggi universali nel linguaggio semplice di una melodia accompagnata da accordi. Lo sanno bene i Beatlesiani Associati d'Italia, che per il quarto anno consecutivo organizzano a Torino i "Beatles Days". Due giorni di concerti dedicati a tutti gli amanti della band inglese, ma questa volta con una novità speciale.

Saranno presenti sul palco di Hiroshima Mon Amour, il 23 settembre, anche tre band inclusive, con almeno una persona disabile tra i componenti, che suoneranno una personale scaletta al pari degli altri 40 gruppi partecipanti. Un'iniziativa nata in collaborazione con Anfass Onlus, che ha selezionato alcuni ragazzi con varie forme di deficit, ma dotati grande propensione e talento per la musica.

Dodici ore di canzoni su due diversi palchi - chiamati "Macca" (soprannome di Paul McCartney) e "Ringo" in onore degli unici due membri dei "Fab Four" ancora in vita - che annulleranno ogni tipo di barriera e differenza in nome della condivisione. "All you need is love", cantavano non a caso i Beatles.

Ancora una volta la direzione artistica è affidata a Bartolomeo Torta, Riccardo Codazza e Alberto Pisci, con il patrocinio di Comune di Torino, Regione Piemonte e Circoscrizione 8. "Davvero bello unire l'esperienza sociale alla musica", commenta il preside Davide Ricca, ricordando i tempi d'oro in cui anche lui era musicista.

Il festival vede anche, tra i partner, Banca CRS, Focaccia Group, la sala prove Blumusica e le Fonderie Ozanam, con la copertura di radio Veronica One.

Ninfa Labiso, del direttivo di Anfass Torino, ha spiegato: "Quest'anno abbiamo voluto aprirci alla cultura, l'inclusione e la partecipazione. Abbiamo visto, nei tre anni precedenti, la possibilità di creare un unico evento con ragazzi disabili che amano la musica e altri cosiddetti 'normodotati', perché lo riteniamo un grandissimo metodo di comunicazione, immediato e diretto".

Anfass e gli associati Beatlesiani già collaboravano nella realizzazione di serate di beneficenza: "Ci piacerebbe diventasse la più importante manifestazione sui Beatles aperta a tutti", auspica la Labiso, già prospettando un prosieguo dell'esperienza per gli anni a venire. 

Per spiegare le origini del festival, Torta racconta della "folgorazione" che lo colse dopo un vero e proprio pellegrinaggio a Liverpool, quattro anni fa. "A Torino non si facevano festival del genere, prima. L'anno scorso c'erano oltre 25 band, c'è stato un crescendo, anche nella qualità. Ma, prima di tutto, vogliamo che sia una giornata di festa per tutti".

Quest'anno si celebrano tra l'altro i 50 anni dall'uscita di White Album, e i concerti si preannunciano ricchi, con cover o tribute band dei Beatles provenienti da diverse regioni italiane. Unico accorgimento, occhio alla scaletta, per risparmiare al pubblico di dover sentire troppe volte "Helter skelter".

Ma, se il cuore della manifestazione è la maratona concertistica a Hiroshima, l'inizio delle danze si avrà sabato 22 settembre alla libreria "La Bussola", in cui Mario Paparozzi presenterà il suo libro I rokketti, la storia di un gruppo di musicisti emiliano che suonò nei locali di Amburgo quando anche i Beatles iniziavano a farsi conoscere in Europa.

Domenica la giornata si aprirà alle ore 13, con cibo e bevande, per concludersi a mezzanotte. Ingresso gratuito con offerta libera ad Anfass. "Vogliamo dare l'idea di movimento, non di un concerto statico - spiegano -, per permettere anche ai componenti delle varie band di scambiarsi conoscenze e opinioni, stare insieme".

"I Beatles Days - dichiara il presidente di Anfass Giancarlo D'Errico - promuovono idee e valori di pace, amore e condivisione, oggi più che mai attuali. Sarà una giornata gioia e divertimento accessibile a tutti". Ospiti d'onore a Hiroshima, gli Old But Goldies, superband formata da Bobby Posner al basso, Marco Bonino e Slep alla chitarre, Naska alla batteria e Mike Shepstone alle percussioni. 

Maggiori dettagli sull'orario di esibizione delle singole band saranno presto pubblicati sulla pagina Facebook Torino Beatles Days.

Manuela Marascio

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